Until Death, recensione

Il detective della narcotici di New Orleans, Anthony Stowe (Jean-Claude Van Damme) è un eroinomane ormai sull’orlo del baratro, infilatosi in un percorso di lenta auto-distruzione mentre tra una dose e l’altra cerca di incastrare il suo ex-partner Gabriel Callahan (Stephen Rea), che nel frattempo è diventato un boss della droga e che lentamente cerca di prendere in mano il controllo delle attività malavitose della città. Stowe purtroppo getta benzina sul fuoco inanellando una serie di situazioni che lo faranno sprofondare in un buco nero, prima manda all’aria un’operazione di sorveglianza su Callahan, causando la morte della collega Maria Ronson (Rachel Grant), poi ha un alterco in cui viene quasi alle mani con l’agente Van Huffel (Adam Leese) fidanzato della Ronson che accusa Stowe della morte della donna e infine, dopo aver aver saputo che la moglie attende un figlio non suo, finirà con un proiettile in testa nel parcheggio di un bar sparato da un killer inviato da Callahan a fargli la festa.

La pallottola però non farà il suo dovere e Stowe riuscirà miracolosamente a sopravvivere e dopo un coma di sei mesi tornerà alla vita, conscio di aver avuto una seconda chance e consapevole di doverne fare buon uso.

Dopo il buon Hard Corps arriva questo Until Death-Fino alla morte un altro dignitoso action-thriller, stavolta a sfondo poliziesco per il redivivo Jean-Claude Van Damme che come il collega Steven Seagal si lancia nell’affollatissimo, ma anche lucrosissimo mercato delle produzioni low-budget e direct-to-video, che se gestite come in questo caso con una suggestiva location, caratteristi di caratura e un regista capace, il Simon Fellows del bellico The Commander, riesce a rendere il lavoro del protagonista meno oneroso, in questo caso un Van Damme che si cimenta con un ruolo drammatico non semplice da gestire che mette alla prova una vis attoriale senza dubbio maturata e convincente da annoverarsi tra le migliori e più difficoltose della carriera dell’attore.

Note di produzione: tra i numerosi co-produttori del film c’è anche Avi Lerner, noto producer specializzato in action che oltre a Van Damme ha prodotto film per Steven Seagal, Wesley Snipes, Dolph Lundgren e Chuck Norris oltre al Rambo di Sylvester Stallone e il recente I mercenari. ATTENZIONE SPOILER!! il film ha fruito di due diversi finali, uno per il mercato europeo in cui Van Damme muore e uno per il mercato americano in cui Van Damme sopravvive al confronto finale con il villain del film Callahan uccidendolo.