Un’ottima Annata, recensione

Layout 1

Max Skinner (Russel Crowe) è un cinico broker londinese che vive per accumulare denaro e ha seri problemi con il prossimo, per non parlare delle donne, insomma il suo fare sprezzante e i suoi pochi scrupoli nel portare in porto i suoi lucrosi investimenti, ne hanno fatto persona tanto ammirata quanto odiata.

In un particolare momento della vita lavorativa in cui il suo naturale istinto per gli affari sembra portarlo verso un inevitabile successo, la notizia della morte di suo zio Henry (Albert Finney), figura paterna che ne ha accompagnato l’infanzia, gli riporta alla mente sensazioni e profumi di un periodo felice e spensierato di un bambino che sembrava ormai sopito e dimenticato da tempo.

L’essere suo malgrado costretto a recarsi in Francia nel vigneto del defunto zio per venderne le proprietà, visto che lui resta l’unico beneficiario del testamento, lo trascina coi ricordi alle estati passate con l’uomo, i suoi insegnamenti, le sue storie fantastiche e le sue regole di vita, aggiungiamoci l’arrivo di una cugina mai conosciuta e l’incontro con una fascinosa donna e relativo colpo di fulmine, e Londra, lo stress e gli affari sembrano sempre più un lontano e vago ricordo.

Sorprendente incursione nella comedy romance per il regista Ridley Scott e il suo attore feticcio Russell Crowe, un intrigante e coinvolgente adattamento di un romanzo dell’autore inglese Peter Mayle.

Scott si prende una vacanza dal suo cinema d’impatto e muscolare e ci accompagna alla scoperta di un inedito Russel Crowe che da sorta di moderno Scrooge riassaporerà valori e piaceri della vita attraverso ricordi ritrovati, sfoderando un’ironia sorniona e irresistibile, amplificata da una Provenza suggestiva e perfetta location da romance.

Un’ottima annata nonostante non sia stato premiato ai botteghini andrebbe  riscoperto perchè rappresenta un approccio al romance molto particolare, concepito in toto da uomini, ripecchia una squisita prospettiva al maschile di un genere che invece rimane da sempre pensato per un pubblico al femminile.

Quindi il film di Scott potrà attirare anche quel  pubblico che normalmente non si approccia a questo genere o che lo vede come un’ostica ed edelcorata dimensione in rosa, anche se per essere sinceri sino in fondo le regole del genere sono rispettate in pieno, e questo non fa che dare ulteriore equilibrio a tutta la messinscena, che non potrà non coinvolgere chi cerca un pò di sano intrattenimento light.