Thirteen days, recensione

Ottobre del ’62 il Presidente John Kennedy (Bruce Greenwood) è al governo e una missione di ricognizione sull’isola di Cuba scopre alcuni installamenti missilistici in fase di allestimento, l’informazionme giunta nella sala ovale darà il via ad una crisi senza precedenti con l’Unione Sovietica.

Tredici giorni in cui americani e russi saranno sull’orlo della terza guerra mondiale, l’amministrazione Kennedy vede al fianco del Presidente il fratello Robert (Steven Culp) e il fidato consigliere politico Kenneth O’Donnell (Kevin Costner) che lo sosterranno durante le innumerevoli perssioni che subirà dai militari affinchè si mostrino i muscoli con il nemico di una vita.

Kennedy riuscirà non senza fatica e qualche ,momento di profonda crisi a non ricorrere alle armi, grazie ad un escamotage diplomatico dell’ultima ora, riuscendo ad archiviare la crisi e ad evitare un catastrofico conflitto nucleare.

Il regista Roger Donaldson veterano del cinema di genere che ha spaziato dalla fantascienza (Specie mortale) al thriller (La regola del sospetto), senza dimenticare il disaster-movie (Dante’s Peak-La furia della montagna), esplora i ritmi televisivi del docudrama mettendo in scena la tristemente nota Crisi dei missili di Cuba.

Il film di Donaldson nonostante porti il titolo del libro di Robert Kennedy Thirteen Days: A Memoir of the Cuban Missile Crisis, per lo script ha attinto da diversi fonti tra le quali The Kennedy Tapes: Inside the White House During the Cuban Missile Crisis di Ernest May e Philip Zelikow puntando tutto sul cast che oltre a somigliare alle loro controparti storiche, formano una solida amalgama che rende la messinscena oltremodo credibile.

Per chi non si lascia spaventare da ritmi e impianto scenico a mezzavia tra la fiction e ricostruzione storica, Thirteen days si rivelerà una piacevole sorpresa e permetterà di rivivere un momento storico da un diverso punto di vista, senza tralasciare una drammatizzazione degli eventi, che nonostante la formalità richiesta dall’operazione non manca di efficacia.

Note di produzione: Thirteen days è la seconda ricostruzione degli eventi del ’62 dopo il tv-movie del ’74 The missiles of october a cui si aggiungono nuove informazioni basate su documenti all’epoca secretati e in seguito declassificati e inseriti nello script da Donaldson che ha voluto curare al dettaglio la ricostruzione storica, tranne qualche doverosa e fisiologica licenza.