The Librarian 3-La maledizione del calice di Giuda, recensione

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Flynn Carsen (Noah Wyle) lavora ormai da due anni nella biblioteca di New York, le emozioni non sono mancate, certo che custodire, e in molti casi recuperare magiche e leggendarie reliquie affrontando pericolosi nemici non sembra un lavoro cosi facile, anzi tutt’altro.

Un pò di stress ci sta anche bene, insomma in giro per il mondo a schivare maledizioni, il rapporto con il paterno, ma serioso Judson (Bob Newhart) e la mancanza di una rilassante relazione sentimentale stabile, stanno inequivocabilmente minando la tranquillità del povero Flynn.

Così dopo un fisiologico e liberatorio sfogo davanti ad un esterefatto Judson, gli viene consigliata una bella vacanza rilassante e Flynn sceglie come meta la misteriosa New Orleans, qui farà la conoscenza di un’affascinante ragazza e incapperà nella leggenda del mitico calice di Giuda.

E così si ricomincia, la vacanza si trasforma nrll’ennesima e perigliosa caccia al tesoro, con pericolosi agenti del KGB, un esperto di vampiri, e dalla nebbie del tempo spunterà anche l’affascinante e letale Conte Dracula.

La terza puntata della fortunata serie The Librarian si sposta nella misteriosa e magica New Orleans alla ricerca del calice di Giuda, aggiungendo alla nuova avventura del simpatico bibliotecario un tocco più dark e un’ammiccamento all’intrigante teoria presentata in Dracula’s Legacy, vampire-movie prodotto da Wes Craven, che accomuna l’origine del conte transilvano a quella dell’apostolo suicida Giuda.,

Come al solito si segue il filone fantastico/avventuroso dei due capitoli precedenti, alla regia sempre Jonathan Frakes che si diverte a citare vivisivamente una miriade di film di genere. Il copione noin risente molto della sua provenienza televisiva e miscela con abilità, avventura, fantastico e un pizzico di action.

Come al solito consigliato senza remore, The Librarian 3 è un ottimo esempio di un buon prodotto televisivo con aspirazioni da grande schermo, che mantiene una certa vitalità anche perchè pesca a piene mani in un  immaginario collettivo fatto di leggende e miti che appassionano da sempre grandi e piccini.