The Hitcher, recensione

Jim Halsey (Zachary Knighton) e Grace Andrews (Sophia Bush) sono due studenti e fidanzati, impegnati in un lungo viaggio in auto sulle strade del Nuovo Messico per raggiungere la meta delle loro vacanze di primavera, lungo il tragitto in piena notte rischiano di investire un uomo (Sean Bean) che con la propria auto in panne e probabilmente in cerca di un passaggio si sporge pericolosamente oltre il bordo della strada.

La coppia terrorizzata non si fermerà a controllare se l’uomo sia rimasto indenne e proseguirà il viaggio scoprendo in seguito, durante una sosta ad una stazione di servizio dove lo reincontreranno. che il suo nome è John Ryder e che necessita di un passaggio,  che Jim memore dell’ultimo mancato soccorso deciderà di dargli, nonostante avverta nell’uomo qualcosa di ambiguo.

Ben presto la vera personalità di Ryder verrà alla luce, quella di un serial-killer dall’istinto predatorio che si aggira in autostop per le assolate e desolate strade del Nuovo Messico seminando cadaveri e le nuove prede prescelte per la prossima battuta di caccia sono proprio Jim e Grace.

Questo quarto progetto prodotto dalla Platinum Dunes di Michael Bay specializzata in remake-horror è senza dubbio più convincente del successivo pessimo remake di Nightmare, ma resta in sè un’operazione senza nerbo e priva della personalità necessaria a lasciare qualche traccia che vada oltre i titoli di coda e la performance del veterano Sean Bean caratterista di calibro capace di dare ai propri personaggi l’ambiguità necessaria a renderne fumosi moralità ed intenti.

Il regista esordiente Dave Meyers esperto in viedoclip musicali e tecnicamente molto dotato, non riesce a sfruttare appieno le variazioni apportate in fase di scrittura al plot originale, che ricordiamo uscito nel 1986 e che vedeva protagonista un luciferino e glaciale Rutger Hauer.

The Hitcher si snoda innocuo tra l’efferato, l’improbabile e il prevedibile con l’ombra costante dell’originale che ne mina irrimediabilmente l’evolversi, trasformando quest’operazione in una sbiadita copia che regala ben poche emozioni e sin troppo centellinati brividi a chi ha inserito l’originale tra i suoi film preferiti, mentre la platea più giovane senza dubbio troverà altrettanti motivi validi per apprezzarlo, visto che è a loro che il film è palesemente indirizzato.

Note di produzione: il film è basato sul thriller del 1986 Ther Hitcher-La lunga strada della paura diretto da Robert Harmon e con protagonisti Rutger Hauer, C. Thomas Howell e Jennifer Jason Leigh. Prima di questo remake c’è stato un sequel The Hitcher 2-Ti stavo aspettando che vedeva il ritorno di C. Thomas Howell nei panni del personaggio originale, stavolta con ragazza al seguito e alle prese con un autostoppista-killer nuovo di zecca interpretato da Jake Busey.