The Grey, recensione in anteprima

John Ottway (Liam Neeson) è un cacciatore professionista al soldo delle compagnie petrolifere di stanza in Alaska, il cui compito è uccidere i lupi che minacciano le locali squadre di estrazione. Ottway sta attraversando un periodo difficile che l’ha portato a pensieri suicidi, intento che non avrà il tempo di mettere in pratica perchè durante un volo di trasferimento su un aereo della società per cui lavora, in compagnia di alcuni operai, precipiterà nel bel mezzo del nulla, risvegliandosi con un piccolo gruppo di superstiti in mezzo a rottami e ghiaccio miracolosamente incolume. Ben presto l’esperienza di Ottway con i lupi sarà molto utile, perchè non solo il gruppo si trova in una zona remota, ma ha accidentalmente sconfinato nel territorio di caccia di un branco di lupi feroci che cominceranno ad attaccare i sopravvissuti uccidendoli uno ad uno, costringendo Ottway a prendere la situazione in mano e a cercare scampo con i sopravvissuti in una vicina foresta, ma le belve gli sono addosso e Ottway proverà l’esperienza di trasformarsi da cacciatore in preda.

Dopo il suo sottovalutato action-remake A-Team, torna il regista Joe Carnahan (Smokin Aces) con un thriller serratissimo che miscela l’impatto visivo dell’avventuroso L’urlo dell’odio di Lee Tamahori e l’ansiogena tensione del Frozen di Adam Green e come nel primo caso mette in campo un carismatico protagonista che sfrutta esperienza e presenza scenica per tratteggiare un personaggio di rara inquietudine.

The Grey non è certo un film adatto ad animi sensibili, Carnahan è brutale nel narrare le ferree e spietate regole di Madre natura e mantiene alta la tensione dal primo all’ultimo minuto di visione,  riuscendo a confezionare un film sorprendente anche per quanto riguarda l’utilizzo delle location e alcune sequenze di forte impatto spettacolare come l’incidente aereo, che per realismo è pari a quello visto nel drammatico Alive-Sopravvissuti, durante il film uno dei personaggi ne fa addirittura una citazione e la sequenza del crepaccio alla Cliffhanger, vivamente sconsigliata a chi soffre di vertigini.

N.B. Nel  film al termine dei titoli di coda viene mostrata un’ulteriore sequenza.

Note di produzione: Nel cast figurano anche Frank Grillo, Dermot Mulroney e James Badge Dale. Il film è basato sul racconto breve Ghost Walker di Ian MacKenzie Jeffers che ha anche scritto la sceneggiatura con il regista Joe Carnahan. La pellicola è stata accusata da animalisti e ambientalisti di aver posto il Lupo sotto una cattiva luce, senza prendere in considerazione il fatto che la specie è stata recentemente inserita nella lista delle specie a rischio di estinzione.

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