The Expatriate, recensione in anteprima

Ben Logan (Aaron Eckhart) è un esperto in sistemi di sicurezza che viene ingaggiato da una multinazionale per testare alcuni brevetti. L’uomo si è trasferito in Belgio e dopo la morte della moglie ha deciso di portare con se la figlia adolescente (Liana Liberato), con cui vorrebbe ricreare un minimo di legame. Purtroppo un bel giorno Logan si reca in ufficio e scopre che la società per cui ha lavorato per svariati mesi non è mai esistita e che tutti i suoi colleghi di lavoro sono stati ritrovati morti e guarda caso tutti per cause naturali.

Così dopo aver eliminato un sicario ingaggiato per uccidere sia lui che la figlia, Logan si darà alla latitanza e da straniero in terra straniera proverà a far perdere le proprie tracce sfruttando i canali usati per l’immigrazione clandestina, mentre nel frattempo cercherà di proteggere ad ogni costo la figlia e scoprire chi li vuole morti e perchè.

The Expatriate è un classico action-thriller a sfondo spionistico che ammicca a classici come The Bourne Identity e I tre giorni del condor e che può contare sul carisma ormai consolidato dell’eclettico Aaron Eckhart e su una fascinosa e alternativa location europea.

Il tedesco Philipp Stölzl, regista del dramma ad alta quota North Face – Una storia vera, dirige con mano sicura, allestisce diverse sequenze action di buon spessore tensivo e mette in scena con dovizia uno script di Arash Amel che sfrutta appieno tutto il repertorio del prolifico filone spy-thriller, un po’ come accadeva nel recente Unknown – Senza identità con protagonista Liam Neeson.

The Expatriate pur non brillando per originalità regala comunque del godibile intrattenimento grazie anche ad un cast particolarmente in forma tra cui spiccano, oltre ad Eckhart,  le due co-protagoniste femminili, la talentuosa Liana Liberato vista di recente al fianco di Nicolas Cage nel thriller Trespass e la fascinosa Olga Kurylenko, la modella ed attrice ucraina si esibisce in una delle sue migliori performance di sempre, mettendo in luce una crescita artistica notevole e un credibile e oltremodo affinato registro drammatico.

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Note di produzione: nel cast figurano anche Kate Lynder (Hysteria), Neil Napier (Immortals) e Garrick Hagon (Red Lights); lo sceneggiatore Arash Amel è anche autore del biopic Grace of Monaco con Nicole Kidman.