The Baytown Outlaws, recensione in anteprima

La sensuale Celeste (Eva Longoria) ingaggia i fratelli Oodie, Brick (Clayne Crawford), Lincoln (Daniel Cudmoree) e McQueen (Travis Fimmel), tre killer prezzolati decisamente fuori di testa per riprendersi il figlioccio disabile Rob (Thomas Sangster) in custodia all’ex-marito, il narcotrafficante psicopatico Carlos (Billy Bob Thornton), naturalmente una pallottola in testa a quest’ultimo è inclusa nel contratto.

Quello che i fratelli Oodie non sanno è che questo lavoro non solo li metterà nei guai, ma scatenerà su di loro un vero e proprio inferno di sangue e piombo.

Poliziotti corrotti, zelanti agenti dell’FBI, narcotrafficanti psicopatici, letali e sensuali killer in gonnella, armi a profusione e chi ne ha più ne metta. Il film dell’esordiente Barry Battles è una tarantinata di quelle fortunatamente riuscite, un esempio di film d’exploitation di nuova generazione con un’anima multiforme che pesca dai fumetti (vedi l’adrenalinica intro e il flashback sull’infanzia degli Oodie), quanto dalla tv (ben percettibili reminiscenze da cult da piccolo schermo come Sons of Anarchy).

Con The Baytown Outlaws noto anche come The Baytown Disco, Battles ammicca a Tarantino, cita il Machete di Robert Rodriguez e omaggia una classico del calibro de I guerrieri della notte con uno stile ironico che miscela abilmente comedy e crime, trasformando questo frullatone pulp tutto puntato all’intrattenimento in un titolo che i fan del cinema di genere non possono assolutamente perdere.

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Note di produzione: nel cast figura anche Paul Wesley (in tv The Vampire Diaries) e Serinda Swan (in tv I signori della fuga); la colonna sonora è di Christopher Young (Drag Me to Hell, Spider-Man 3)