Le paludi della morte, recensione in anteprima di Texas Killing Fields

In quel di Texas City i detective Mike Sounder (Sam Worthington) e Brian Heigh (Jeffrey Dean Morgan) sono alle prese con il ritrovamento del cadavere di una giovanissima prostituta, che a quanto pare è stata vittima di un paio di sfruttatori specializzati in prostituzione minorile. Mentre Mike cerca di concentrare tutta la sua attenzione sul caso della ragazza appena trovata, il collega Brian è invece ossessionato da una catena di omicidi che coinvolgono una vicina zona paludosa, dove un serial-killer è uso abbandonare i corpi senza vita di giovani donne che ha precedentemente rapito e brutalizzato. Nonostante quella non sia la sua giurisdizione e la riluttanza del partner, Brian non ha nessuna intenzione di mollare l’indagine sugli omicidi e quando il killer lo sfiderà apertamente e rapirà una ragazzina del posto (Chloe Moretz), anche Sam dovrà arrendersi di fronte all’ostinazione del collega cercando insieme a lui di porre fine a questo scempio di giovani vite.

Ami Canaan Mann, figlia del regista Michael Mann, per la sua opera seconda confeziona un crime di quelli solidi, cupi e sanguigni, calato in una location perticolarmente azzeccata nella sua desolante amoralità e che può contare su un parterre di attori che dona alla messinscena una notevole credibilità. Ruvido Worthington, tormentato Morgan, sperduta e sofferta la graziosa Chloe Moretz che dimostra ancora una volta, se ancora ce ne fosse bisogno, di essere la più talentuosa giovane attrice in circolazione.

Texas Killing Fields ha nel suo essere ligio alle ferree regole del poliziesco un solido punto di forza. Il film è piuttosto corposo nella parte visiva, con la regia della Mann sempre puntuale nel sapersi dividere tra il lato meramente investigativo, in cui lo script di Don Ferrarone va dritto al sodo e una disamina di anime alla deriva che sopravvivono in un microcosmo brutale, narrato con una vigorosa impronta noir intensa e realistica, cogliendo da un fatto di cronaca tutta la capacità del cinema di genere di accompagnarci in sperduti nonluoghi dimenticati da Dio.

Nelle sale a partire dal 15 giugno 2012

Note di produzione: il film co-prodotto dal regista Michael Mann è transitato in concorso alla sessantottesima edizione della Mostra del cinema di Venezia. Nel cast figura anche l’attrice Jessica Chastain. La sceneggiatura è firmata dall’ex-agente della DEA Donal F. Ferrarone e basata su un suo romanzo a sua volta ispirato ad eventi reali. In origine candidato alla regia c’era Danny Boyle che preferì passare la mano definendo lo script “davvero speciale, fantastico, ma troppo cupo“.