Ted, recensione in anteprima

Nel 1985 nei pressi di Boston in Massachusetts John Bennett, un bambino solitario con un grande bisogno di amici, riceve per Natale un grosso orso di peluche che chiama Teddy. John vorrebbe che Teddy diventasse il suo migliore amico e grazie ad un desiderio espresso al momento giusto e un po’ di magia di Natale ecco che Teddy durante la notte prenderà vita restando da quel momento al fianco di John per i successivi 27 anni.

Nel 2012 John (Mark Wahlberg) e Ted (Seth MacFarlane) sono entrambi cresciuti e si divertono un mondo a fare bisboccia insieme, questo rapporto di amicizia così profondo però rischia di incrinare irreparabilmente la storia d’amore di John con la bella Lori (Mila Kunis), tanto che ad un certo punto quest’ultima darà a John un aut aut proprio durante la cena per il loro quarto anniversario.

John dovrà così prendere una dolorosa decisione e chiedere a Ted di lasciare l’appartamento che condividono con Lori e questo costringerà Ted a trovarsi una casa e un lavoro, affrontando per la prima volta l’idea di una vita senza John e quest’ultimo sarà costretto a crescere abbandonando con Ted una vita da eterno Peter Pan.

Debutto decisamente riuscito quello su grande schermo per il regista Seth MacFarlane, creatore di successi d’animazione per il piccolo schermo come I Griffin e American Dad. Il suo Ted è uno spassoso e irriverente frullatone di commedia demenziale, family-movie, romance, fantasy e buddy-movie che inizia come un film Disney, si evolve in un film dei fratelli Farrelly e termina con un’esilarante digressione thriller alla Misery non deve morire, con l’attore Giovanni Ribisi in una delle sue ormai consuete performance borderline.

MacFarlane mette nello script orgoglio nerd da vero Jedi e un refrain anni ’80 davvero irresistibile, in special modo per chi all’epoca era adolescente, tra citazioni dal Flash Gordon ultra-kitsch di Mike Hodges passando per tanta tv (Il mio amico Arnold, Supercar) e musica (Belinda Carlisle, Tiffany, Queen), non disdegnando alcune situazioni tipiche da sit-com alla Alf, se in quel caso il pupazzo era una versione logorroica, pigra e maleducata dell’E.T. di Spielberg, Ted sembra invece il fratello ribelle, sboccato e sporcaccione di Winnie the Pooh.

MacFarlane non prende il suo surreale elemento estraneo della situazione e cerca di nasconderlo agli occhi del mondo come accadeva all’adorabile alieno di Spielberg, bensì segue l’esempio di Walter, il pupazzo del recente film I Muppet e ne fa un membro della società perfettamente integrato, tanto che ha un suo pusher, frequenta prostitute e fa sesso occasionale (nel senso che ci prova ogni volta che ne ha l’occasione).

Senza dubbio Ted è un film vivamente sconsigliato a famiglie e bambini (chi si lascerà intenerire dall’aspetto coccoloso del protagonista è avvertito perchè si troverà di fronte a contenuti espliciti  come sesso, uso di droghe e turpiloquio), ma per tutti gli altri se non vi spaventa l’elemento fantastico e non vi scandalizzate facilmente, il nostro consiglio è di non perdere assolutamente questa spassosa commedia, che grazie ad una CGI e ad un motion-capture di alto profilo riesce a rendere Ted tanto reale quanto familiare, come un vecchio amico di quelli un po’ truci, ma dannatamente divertenti con cui alzare il gomito, guardare una partita e parlare di donne.

Nelle sale a partire dal 5 ottobre 2012

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Note di produzione: Nel film appaiono nel ruolo di se stessi Sam J. Jones protagonista del Flash Gordon cinematografico, gli attori Ryan Reynolds e Tom Skerritt e la cantautrice Norah Jones; il film costato tra i 50 e i 60 milioni di dollari ne ha incassati worldwide oltre 220.

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