Kick Ass, recensione in anteprima

Dave Lizewski (Aaron Johnson) è il classico nerd amante dei fumetti, sfigato con le ragazze e bersaglio di qualsiasi bullo si aggiri per il quartiere e non passa giorno in cui non sogni una rivalsa, magari celato dietro una maschera come uno dei suoi supereroi preferiti.

Dave ha la malsana idea di provare ad improvvisarsi vigilante mascherato della città con lo pesudonimo di Kick-Ass, che come il Batman di Gotham City non possiede superpoteri, ma sopperisce con abilità atletiche e coraggio da vendere, solo che Dave non è il miliardario Bruce Wayne e infilatosi una muta da sub verde e armatosi di un paio di bastoni da combattimento, incrocia una coppia di bulli si becca una coltellata e viene investito da un pirata della strada che se la da a gambe.

Un debutto da dimenticare che gli costa l’applicazione di alcune placche di metallo in varie parti del corpo, rendendolo quasi insensibile al dolore in stile Darkman, una nuova abilità che gli permetterà al secondo incontro, stavolta con tre teppisti di reggere il confronto, essere ripreso da un telefonino e finire su You Tube per diventare l’eroe della città, con tanto di pagina Facebook ufficiale e merchandise vario.

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Film parodia prison-movie, Mean Machine

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I Mondiali di calcio sono ormai alle porte, quindi questa settimana il calcio sarà l’ospite d’onore delle nostre rubriche, e cominciamo in bellezza con la comedy sportiva Mean Machine dell’inglese Barry Skolnick, che riesce nel non semplice compito di realizzare un ironico remake del classico Quella sporca ultima meta di Robert Aldrich con Burt Reynolds e di parodiare in puro stile british il genere prison-movie, sostituendo l’amatissimo football americano d’oltreoceano con il calcio, sport principe del Vecchio Continente.

Skolnick ricalca la storia dell’originale, ex-campione di calcio ora rissoso alcolizzato finito dietro le sbarre per aver aggredito un agente di polizia, sarà gentilmente invitato ad allenare una squadra di scalcinati galeotti per una partita d’allenamento contro gli odiati secondini. Il cast, vero punto di forza di tutta l’operazione Mean Machine, vede tra  protagonisti Vinnie Jones, Jason Statham, Vas Blackwood e Jason Flamyng, tutti provenienti dalle gangsta-comedies di Guy Ritchie Lock & Stock-Pazzi scatenati e The Snatch-Lo strappo, nel cast ruoli anche per l’ex-calciatore scozzese David Reid storico capocannoniere dell’Hybernian e lo scrittore di crime JJ Connolly.

Prima di lasciarvi ai consueti video con stralci del film e trailer che potrete visuonare dopo il salto, una curiosità: l’attore Vinnie Jones ha un passato da calciatore professionista, noto come temibile difensore ha militato nella Nazionale del Galles e nel Chelsea.

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The Midnight Meat Train: prossima fermata l’inferno

midnightmeattrainOggi per la rubrica The Horror Zone vogliamo ulteriormente promuovere un film che attraverso il passaparola gia si è conquistato un posto nel cuore degli amanti dell’horror e dello splatter, stiamo parlando di The midnight meat train, distribuito in italia direct-to-video con il titolo di Prossima fermata-L’inferno.

Fortemente penalizzato dalla distribuzione, non solo questo gioiello non ha avuto una meritata distribuzione nelle sale italiane, ma la sua casa di produzione, la Lionsgate ha trascurato il film in favore del mediocre The strangers e facendo arrabbiare non poco lo scrittore Clive Barker, autore del soggetto tratto da un suo racconto contenuto nel primo Libro di sangue: Infernalia.

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Guy Ritchie: Pulp made in England

Guy Stuart Ritchie nasce il 10 Settembre 1968 ad Hatfield (Hertfordshire-Inghilterra), il futuro regista abbandona presto gli studi, e a sedici anni decide che il suo futuro sarà nel cinema e nel 1995 si cimenta con il cortometraggio scrivendo e dirigendo The Hard Case,

Nel 1998 debutta con il lungometraggio Lock & Stock-pazzi scatenati, corrosivo humour e violenza da gangster-movie ne contraddistinguono lo stile per cui diverrà famoso e che riutilizzerà nel 2000 in The snatch-lo strappo, commedia pulp con un cast notevole, tra gli interpreti un esilarante Brad Pitt nei panni di uno zingaro, affiancato da Dennis Farina, Benicio Del Toro e l’attore feticcio del regista Jason Statham.

The snatch, coprodotto dalla sua casa di produzione fondata nel 1998 la Ska Film, gli farà guadagnare una nomination agli BAFTA award, gli Oscar inglesi. Il 22 Dicembre dello stesso anno il regista sposa la popstar Madonna.

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Benicio Del Toro: tra remake e leggenda

Benicio Monserrate Rafael Del Toro Sanchez alias Benicio Del Toro nasce a San Juan (Porto Rico) il 19 Febbraio 1967. Trasferitosi con la famiglia all’età di nove anni in Pennsylvania (USA) passa l’adolescenza in una fattoria per poi trasferirsi in california dove studia economia all’università ed ha i primi approcci con la recitazione.

Dopo alcuni ruoli in produzioni studentesche, alcuni corsi di recitazione, ed una borsa di studio, Del Toro si trasferisce a Los Angeles dove affina il suo talento e ottiene i primi ruoil in alcune serie televisive. Nel 1988 l’esordio sul grande schermo con la commedia Big Top Pee Wee-la mia vita picchiatella, sul set conosce l’attrice Valeria Golino con cui avrà una relazione che terminerà nel 1992.

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