The Shape of Things, Amnèsia, Genghis Khan il conquistatore, Oliver Twist, stasera in tv

Anche per questa domenica sera 10 novembre la tv non manca di proporre pellicole che stuzzicano la curiosità. A spiccare sull’offerta per la prima serata è “Amnèsia” di Gabriele Salvatores. La pellicola, datata 2002, ha per protagonisti Diego Abatantuono, Sergio Rubini, Martina Stella, Ugo Conti, quattro personaggi che si incontrano e si scontrano per le strade di Ibiza.

Amnèsia

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Oliver Twist, recensione

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L’orfanello Oliver Twist (Barney Clark) ha un carattere forte e non semplice da sottomettere e dotato di una certa intelligenza, dote affinata dall’essere un trovatello che deve fare i i conti con una vita dura fatta di stenti e padroni che sostituiscono la famiglia perduta, così un bel girono dopo l’ennesimo affido Oliver riesce  a fuggire e a raggiungere Londra.

Qui girovagando per i vicoli fa la conoscenza di un altro orfano che vive di furti e piccole truffe che lo accompagna in una soffitta, dove Oliver farà la conoscenza di  una banda di ragazzini che vivono di espedienti sotto la guida del sordido Fagin (Ben Kingsley), che per controllare i ragazzi si serve del suo violento braccio destro Bill Sikes (Jamie Foreman).

Oliver durante una fase del suo addestramento viene arrestato e accusato di un furto del quale però non è responsabile, lo salverà e lo prenderà in custodia un ricco e stimato nobiluomo, che deciderà di tenerlo con sè ed educarlo.

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Ben Kingsley: un cavaliere made in England

Krishna Bhanji alias Sir Ben Kingsley nasce a Scarborough (Inghilterra) il 31 Dicembre 1943, padre fisico indiano e madre modella ed attrice di origini europee. Dopo aver partecipato ad alcuni piccoli allestimenti alla periferia di Manchester, il piccolo Ben rimane affascinato dal carisma dell’attore Ian Holm in una rappresentazione del Riccardo III.

Così compiuti vent’anni e prendendo spunto dal soprannome del padre Clove King cambia il suo nome in Ben kingsley e dedica anima e corpo al teatro iscrivendosi alla Royal Shakespeare Company con cui si esiberà in tutta l’Inghilterra ed in ambito internazionale fino al debutto americano a Broadway nel 1971. Dopo il teatro un pò di tv e l’esordio cinematografico nel 1972 con Gli ultimi sei minuti di Michael Tuchner.

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