Baciami ancora, recensione

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Nove anni sono passati dagli accadimenti de L’ultimo bacio, gli anni e l’esperienza accumulati non hanno spento del tutto la foga e la voglia di vivere dei protagonisti, ma certo ne hanno amplificato nevrosi, fobie e l’inconscia delusione di chi è consapevole che la vita non coincide mai, o almeno quasi mai  con sogni e desideri.

I trentenni di allora hanno raggiunto i fatidici anta, un’età che si accompagna non solo con una maturazione emotiva ed una nuova consapevolezza, ma anche con un surplus di nevrosi, responsabilità molte volte subite, rapporti falliti e occasioni perse, che a volte si trasformano in una claustrofobica paura di non poter più sfuggire ad un percorso e ad un viaggio obbligato, impossibile da interrompere o modificare.

Così ritroviamo Carlo (Stefano Accorsi) diventato nel frattempo padre, dall’animo perennemente in contraddizione e che vorrebbe ricostruire un rapporto con l’ex-moglie abbandonando i sicuri lidi di una relazione confortante e confortevole e Marco (Pierfrancesco Favino) che combatte con un’improvvisa fragilità emotiva che lo spiazza e che nasce dalla frustrazione di un figlio mai avuto e di una moglie perennemente infelice.

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Baciami ancora, la conferenza stampa

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Gabriele Muccino torna a lavorare in Italia dopo il fortunato intermezzo american che ci ha regalato La ricerca della felicità e Sette anime, entrambi film con protagonista la star Will Smith, e dopo i caotici trentenni de L’ultimo bacio, ora tocca ai quarantenni di Baciami ancora, anche questi ultimi confusi, innamorati e sempre sull’orlo di una crisi di nervi.

140 minuti per un affresco  fiume di sentimentri, emozioni e voglia di raccontare e raccontarsi, Muccino riunisce il cast originale, tranne Giovanna Mezzogiorno sostituita da Vittoria Puccini, una scelta felice come spiega il regista ai cronisti romani presenti alla presentazione del film alla stampa.

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Claudio Santamaria: un talento in divenire

Claudio Santamaria nasce a Roma, il 22 Luglio 1974, cresciuto nel quartiere Prati dopo il liceo tenta la carta del doppiaggio e in seguito tenta invano di accedere all’accademia d’arte drammatica di Beatrice Bracco. Dopo aver frequentato con successo alcuni corsi di recitazione, l’attore debutta a teatro con la piece La nostra città diretto da Stefano Molinari.

L’esordio cinematografico lo vede al fianco di Leonardo Pieraccioni in Fuochi d’artificio, è il 1997, seguiranno L’ultimo Capodanno di Marco Risi, L’assedio di Bernardo Bertolucci e l’opera prima di Gabriele muccino Ecco fatto.

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Italians, colonna sonora

Dopo l’uscita e l’inevitabile successo della pellicola di Giovanni Veronesi Italians fa seguito la pubblicazione della colonna sonora del film contenente il successo dei Negramaro Meraviglioso, coinvolgente cover omaggio al grande Domenico Modugno, italiano DOC, il video dei Negramaro relativo al singolo è stato diretto dallo stesso Veronesi.

Le musiche del film sono curate dal maestro Paolo Buonvino, firma molto conosciuta tra i registi italiani che lo hanno scelto in svariate occasioni per musicare molte pellicole di successo come L’ultimo bacio, Manuale d’amore 2 e Caos calmo per quest’ultimo Buonvino si è aggiudicato un Nastro d’Argento per le musiche.

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Sergio Castellitto: cuore italiano

Sergio Castellitto, versatile ed intenso professionista, è diventato maschera della storia d’Italia attraverso l’interpretazione delle più grandi icone  della nostra storia da Padre Pio ad Enzo Ferrari, sensibile, ma forte, con un cuore da villain, che gli americani hanno subito colto regalandogli una delle interpretazioni più intriganti della sua lunga carriera, il malvagio despota de Le cronache di narnia: il principe Caspian, la sua bravura ha messo in ombra persino gli stupefacenti effetti digitali, che dire magia del talento.

Sergio Castellitto nasce a Roma il 18 Agosto 1953, un lavoro per una società di distribuzione di giornali e poi l’iscrizione all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica, che abbandona per il teatro dove ha inizio la sua lunga gavetta con registi di un certo spessore come Luigi Squarzina ed Enzo Muzi, la scuola del palcoscenico gli permetterà di prepararsi al meglio per affrontare il suo primo ruolo importante, accanto a Marcello Mastroianni ne L’armata ritorna (1983), seguito da Magic Moments (1984) amara riflessione sull’ambizione ed i sogni infranti.

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Giovanna Mezzogiorno rinuncia a Baciami ancora

Tutto è nato dalle voci insistenti che parlavano di conferme da parte del cast originale de L’ultimo bacio di Gabriele Muccino riguardo il reclutamento nell’annunciato e attesissimo sequel Baciami ancora, già durante le conferenze stampa del regista, qui in Italia per promuovere il suo ultimo lavoro americano, Sette anime con Will Smith, Muccino si diceva pronto a girare il sequel di cui aveva pronto un primo trattamento ed in corso di stesura la sceneggiatura.

Dopo che anche Stefano Accorsi si mostrava interessato ecco altre voci, illazioni col senno di poi, che davano per certa anche la partecipazione dell’altra protagonista del film originale, Giovanna Mezzogiorno, ma la stessa subito dopo essere venuta a conoscenza delle notizie che si rincorrevano su stampa e giornali,  si è affrettata a puntualizzare il tutto con un’intervista ed un comunicato stampa.

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Favino, Muccino, Santamaria, Vaporidis, Germano, un successo tutto italiano

Di cinema italiano se ne parla e se ne continuerà a parlare all’infinito. Sarà per la miriade di festival che il nostro bel Paese programma; da Venezia a Roma fino ad arrivare a Torino dove tra qualche settimana prenderà il via la seconda della ventiseiesima edizione del Torino Film Festival, diretta da Nanni Moretti.

Proprio in virtù del cinema di casa nostra, quest’oggi vogliamo dare lustro o perlomeno conto, a cinque giovani attori, chi più o chi meno emergenti, ma tutti sulla cresta dell’onda, che hanno fatto e continuano imperterriti a far impazzire le adolescenti, non solo partenopee, con le loro interpretazioni, a volte sarcastiche e perfino effimere, ma pur sempre di grande qualità.

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