The Boxer, Prince of Persia. Le sabbie del tempo, Il gioiellino, Facile Preda, The Beach, Star Trek II. L’ira di Khan, Transformers 3, The Social Network, Mississipi Burning. Le radici dell’odio, stasera in tv

Pensavate di uscire questa sera? Forse dopo che avrete dato un’occhiata al palinsesto televisivo potreste cambiare idea.

Fantascienza, drammatico e thriller sono i temi portanti della serata, ma non mancano anche delle divagazioni nel biografico con “The social network” di David Fincher, che racconta la storia della nascita di Facebook e nella fantascienza con “Trasformers” 3 di Michael Bay.

the social network soundtrack (2)

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Rasputin, recensione in anteprima

Il 19 dicembre 1916 il misterioso mistico russo Grigorij Efimovic Rasputin (Francesco Cabras) esalava l’ultimo respiro in concomitanza con l’impero dei Romanov, la sua morte come la sua vita restano in parte avvolti nel mistero, tra leggenda e storia scopriremo l’evolversi dell’ultimo giorno di vita di questa controversa figura la cui influenza sui regnanti russi si vociferava fosse figlia di poteri occulti e manipolazione della mente e attraverso flashback ne ripercorreremo le tappe fondamentali dell’avanzata a corte.

Occultismo, carisma ed eccentricità divennero potenti armi di persuasione per lo Stregone-Demonio come veniva definito da chi più lo temeva, punti di forza che però rappresenteranno per Rasputin anche il suo tallone d’Achille, perchè se il suo potere a corte cresceva in maniera esponenziale in veste di consigliere di Nicola II ultimo Zar di Russia e sotto la protezione della Zarina Alessandra Feodorovna eternamente grata all’uomo per aver salvato la vita al figlio morente, le fila di nemici celati nell’ombra e pronti al complotto aumentava e ben presto il fato avrebbe fatto il suo inevitabile corso regalando un’altra leggendaria e controversa figura ai libri di storia ed occultismo.

Rasputin fu infatti vittima designata di un complotto che lo vide avvelenato con del cianuro, ma la sua resistenza al veleno richiese anche l’utilizzo di una pistola e le gelide acque del fiume Neva per porre definitivamente la parola fine sulla sua esistenza terrena. Leggenda vuole che una volta ripescato il corpo di Rasputin non rivelasse alcuna traccia di veleno e che in realtà Rasputin morì annegato visto che l’autopsia rivelò che al momento in cui fu gettato in acqua l’uomo era ancora in vita.

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Box Office 4-6 marzo 2011: Manuale d’amore 3 primo in Italia, Rango in testa negli USA

La situazione italiana. Manuale d’amore 3 si conferma in testa alla classifica del boxe office nostrano, ma deve ringraziare la massiccia distribuzione (608 sale) se è ancora davanti a tutti, dato che la sua media per sala (2.247€, sesta della settimana) gli consente di portarsi a casa 1,366 milioni di euro (5,2 milioni totali). Alle spalle della commedia italiana, si mettono in fila La vita facile, secondo con 833mila euro, Il cigno nero, terzo con 816mila euro (3,996 milioni totali), Il discorso del re, quarto con 802mila euro (miglior media per sala – 3.519 € – e un totale che ha già raggiunto quota 6,21 milioni) e The Fighter, quinto con 784mila euro. Le altre novità: nonostante il sovrapprezzo del 3D Piranha 3D racimola 680mila euro ed è sesto; male Il gioiellino, solo nono con 320mila euro; Una cella per due incassa 120mila euro mentre le uscite tecniche Il buongiorno del mattino e Easy Girl si portano a casa 37mila euro.

La situazione americana. La new entry Rango batte tutti incassando ben 38 milioni di dollari, dato più che buono vista la media per sala, 9.701 $ (miglior esordio del 2011). Alle sue spalle possono essere soddisfatti anche gli esordienti I guardiani del destino, secondo con 20,945 milioni di dollari (ai quali si devono aggiungere altri 21,5 milioni dalla distribuzione estera), e Beastly, terzo con 10,115 milioni di dollari (ma con duemila sale in meno di Rango). Scendono rispettivamente in quarta e in quinta posizione Libera Uscita (9 milioni di dollari e un totale di 27) e Gnomeo & Giulietta (6,9 milioni e un totale di 83,69). Altro: Il discorso del re, settimo con altri 6,5 milioni di dollari, tocca la cifra di 123,81 milioni totali (che diventano 271 contando anche il resto del mondo).

Andiamo a riassumere le prime cinque posizioni della classifica italiana e americana:

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Al cinema dal 3 marzo 2011: Il buongiorno del mattino, Una cella in due, Easy girl, The Fighter, Il Gioiellino, Piranha 3D, La vita facile

Questa settimana escono sette nuovi film, alcuni dei quali tenteranno di strappare la leadership ai botteghini a Manuale d’amore 3. Hanno possibilità di puntare alla vetta la dramedy italiana La vita facile, distribuito in 330 copie, e il film premio Oscar per le interpretazioni di Christian Bale e Melissa Leo The Fighter.

Si attendono buoni risultati anche da Il gioiellino, drammatico italiano ispirato al crack finanziario della Parmalat e Piranha 3D, horror che invaderà le sale a tre dimensioni. Hanno meno chance di essere visti, ma potrebbero regalare qualche sorpresa, magari nella media per sala, la commedia italiana Una cella in due e gli americani Easy Girl e Il buongiorno del mattino.

Dopo il salto, come di consueto, trovate le sinossi, le locandine, la lista dei protagonisti e i link alle recensioni dei film che troverete da questa settimana al cinema.

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Il gioiellino: conferenza stampa, photocall, cinque clip e video intervista ad Andrea Molaioli, Toni Servillo e Sarah Felberbaum

Da domani al cinema arriverà Il gioellino, il drammatico di Andrea Molaioli con Remo Girone, Toni Servillo e Sarah Felberbaum, nei cinema dal 4 marzo.

Dopo il salto potete leggere la trascrizione della conferenza stampa, vedere una ricca galleria fotografica, cinque clip tratte dal film e le video interviste a Andrea Molaioli, Toni Servillo e Sarah Felberbaum.

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Il gioiellino, recensione in anteprima

Vita, morte e falsi miracoli della Leda, società agro-alimentare fondata dall’ambizioso Amanzio Rastelli capace di portare la sua azienda ad espandersi globalmente e a fruire di una quotazione in borsa sorretta però da impalcature amministrative ed economiche tanto fallaci quanto fasulle, figlie di sin troppo palesate incapacità manageriali di uno staff non preparato, reclutato tra parenti e protetti ed un bisogno di mostrare introiti e una crescita esponenziale all’altezza, gonfiando di contro bilanci e puntando alla truffa sistematica e alla sin troppo applicata finanza creativa.

Più si tenta di coprire l’inesorabile inabissarsi della società nei debiti gonfiando vendite e contando sulla protezione di politici e sui soldi di ignari risparmiatori bruciandone inesorabilmente gli investimenti di una vita, più si insinua una sorta di caotica egomania che porta a spingere la situazione verso un’inevitabile punto di rottura, trovandosi alla fine a fronteggiare la distruzione di un’azienda prestigiosa e di un marchio rappresentante del made in Italy nel mondo, e così Rastelli e compagnia di furbetti del quartierino ante-litteram trascinano con se, come il folle capitano di un titanic societario ormai al tracollo famiglie, investitori e inconsapevoli risparmiatori, questi ultimi le vere vittime di un naufragio tanto annunciato quanto sottaciuto.

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Il gioiellino, trailer

E’ stato rilasciato il primo trailer de Il gioiellino, il drammatico diretto da Andrea Molaioli, con Toni Servillo, Remo Girone, Sarah Felberbaum e Fausto Maria Sciarappache, che uscirà il 4 … Leggi il resto

Il gioiellino, Andrea Molaioli racconta il crack Parmalat

A marzo uscirà nei cinema italiani Il gioiellino, il drammatico di Andrea Molaioli, che racconta il caso Parmalat, quello che ha portato la società al crac, un buco di 14 miliardi e 100mila risparmiatori frodati.

Il film, attualmente in fase di montaggio, è interpretato da Toni Servillo (nel ruolo di Fausto Tonna che qui si chiamerà Ernesto Botta), da Remo Girone (nei panni del braccio destro dell’ex Signore del Latte Amanzio Rastelli) e Sarah Felberbaum.

Il regista racconta a Il giornale:

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