Ecce bombo, Taxxi 3, Due occhi di ghiaccio, Per fortuna che ci sei, The Fast and the Furious: Tokyo Drift, Bomber, Ancora vivo, Gremlins, stasera in tv

La settimana inizia ‘col botto’. Un elenco di film da non perdere in prima serata, tutti all’insegna del cinema di qualità. Per certi versi, oggi, in Italia è il ‘Nanni Moretti day”. Il regista compie sessant’anni e Rai Tre lo celebra trasmettendo alle ore 21.05 “Ecce bombo“, senza ombra di dubbio uno dei suoi film più rappresentativi.

ecce bombo

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Bomber, recensione

Bud Graziano  (Bud Spencer) lavora su una barca da pesca, ma in realtà è un ex-pugile che ha calcato il ring da campione conosciuto nell’ambiente come Bomber, sino a che non si ritrova senza un lavoro e ad allenare in una scalcinata palestra improvvisata frequentata da un gruppo di volenterosi, ma decisamente negati atleti capitanati da Jerry (Jerry Calà), quest’ultimo salvato da Bomber durante un pestaggio di cui era la vittima designata gli chiede di trovare qualcuno che possa sfidare l’allenatore della palestra avversaria, il losco e scorretto sergente Rosco Dunn (Kallie Knoetze).

Bomber troverà il suo campione durante una rissa scatenata dai militari in un bar, Giorgio Desideri  (Stefano Mingardo) per gli amici Giorgione è un talento naturale con nessuna esperienza sul ring o preparazione atletica, ma alcuni colpi ben assestati mostrano all’ex-pugile un boxeur grezzo ma con indubbie doti da knock-out, convinto il ragazzo per lui inizierà una dura preparazione.

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Uno sceriffo extraterrestre…poco extra e molto terrestre, recensione

Uno sceriffo extraterrestre, poco extra e molto terrestre

Nella cittadina americana di Newman nella boscosa Georgia c’è la singolare abitudine di vedere a destra e a manca dischi volanti, luci nel cielo e via  discorrendo, l’unico che sembra non aver nessuna intenzione di lanciarsi in questa corsa all’avvistamento UFO, sembra essere il nerboruto e scettico sceriffo della città (Bud Spencer) ben intenzionato a rimanere con i piedi per terra.

Ben presto però le solide convinzioni e lo scetticismo dello sceriffo verranno messe a dura prova, quando quest’ultimo si imbatterà in un ragazzino che sembra essersi smarrito, e che afferma di chiamarsi H-7-25 (Cary Guffey) e di aver mancato l’astronave con i genitori naturalmente extraterrestri, così dopo che il piccolo alieno avrà dato dimostrazione pratica dei suoi poteri tutt’altro che terrestri, anche lo sceriffo dovrà capitolare di fronte all’evidenza.

Il problema e che anche l’esercito è sulle tracce del ragazzino, e tenterà ripetutamente di rapirlo, a causa di un marchingegno che permette al ragazzino di manipolare spazio e tempo, toccherà naturalmente allo sceriffo liberare a suon di sberle H-7-25, e fare in modo che possa riunirsi ai suoi genitori.

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Lo chiamavano Bulldozer, recensione

Lo chiamavano Bulldozer

In una cittadina ligure approda con la sua barca un ex-campione di football americano soprannominato durante i suoi anni di agonismo Bulldozer per l’imponenza del fisico. e l’abilità nello stendere in un sol colpo schiere di giocatori avversari.

Bulldozer però non ha voglia di ricordare i tempi andati, vuole solo riparare la sua barca in panne e rimettersi in viaggio, lasciandosi alle spalle il periodo delle competizioni sportive abbandonato a causa di una serie di delusioni che lo hanno visto scoprire partite truccate e intrallazzi vari, costringendolo così ad abbandonare un sport che amava, ma in cui non si riconosceva più.

Scoperta la sua identità un gruppo di ragazzotti locali, in procinto di tirare su una scalcinata squadra di football americano, cercano invano di convincere Bulldozer a fargli da coach, ma lui non ne vuol sapere di tornare in campo.

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Jerry Calà, una storia nel cinema

La filmografia di Calogero Calà , nato a Catania, il 28 giugno 1951 è veramente sconfinata. Lo conosciamo tutti col suo nome d’arte, Jerry Calà, nome che ha adottato come auto-etichetta fin dai tempi degli esordi, quelli in cui la sua carriera di attore iniziava a decollare con i Gatti di Vicolo Miracoli.

Nasce a Catania, originario di San Cataldo in Sicilia vira poi su Verona; là frequenta il liceo classico Scipione Maffei, dove il destino vuole che incontri i suoi compagni di avventura, che diverranno successivamente i Gatti di Vicolo Miracoli.

L’obiettivo di Jerry non è cambiato molto nel corso della sua carriera: la risata. Jerry ha fatto ridere il pubblico italiano nelle vesti di attore, sceneggiatore e regista. Celeberrime alcune sue frasi, divenute, col tempo, dei veri e propri tormentoni.

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