S.W.A.T.-Squadra speciale anticrimine, recensione

s_w_a_t_ver6 []

Dan Hondo Harrelson (Samuel L. Jackson) è un sergente di ferro delle unità speciali della polizia di Los Angeles, vista la sua capacità nell’addestrare e formare nuove reclute. nonchè fiutare i veri talenti, Hondo viene incaricato di formare una nuova unità speciale anticrimine con i migliori elementi disponibili tra i membri del dipartimento di polizia di Los Angeles.

Hondo da buon intenditore punta su elementi non convenzionali, e che magari abbiano alle spalle un pò di strada ed esperienza sul campo che si possano sfruttare nei momenti decisivi, e per questo sceglie di scommettere anche su Jim Street (Colin Farrell) un ex-S.W.A.T. considerato dal dipartimento una grana, e che dopo una missione fallita è stato confinato in armeria.

Reclutati tutti gli elementi e affrontato un veloce, ma intenso periodo di addestramento/formazione in cui non mancheranno gli scontri il team è finalmente pronto alla sua prima missione, scortare il boss della droga Alex Montel (Olivier Martinez) fuori città per consegnarlo all’FBI, ma le cose si complicheranno ulteriormente quando davanti  ai media, accorsi a riprenderne il trasferimento, Montel offrirà cento milioni di dollari a chi riuscirà a liberarlo.

Operazione remake/reboot per S.W.A.T.-squadra speciale anticrimine, sul piatto una serie televisiva in onda per cinque stagioni durante gli anni’70 e un casting davvero notevole. Al timone Clark Johnson un giovane regista proveniente dalla tv che con uno script nella prima parte oltremodo spento, riesce a risollevarne in parte le sorti grazie ad una seconda parte decisamente più funzionale e creativa.

Se nell’incipit, figlio del concept originale televisivo con la fase di addestramento e conoscenza dei personaggi che provengono tutti dalla serie tv, si nota l’impatto poco action e molto televisivo dello script, nella seconda, il trasporto con guerriglia urbana, il regista applica la formula di tutto e di più dando una forte accelerata agli eventi e sfruttando appieno tutti i clichè dell’action fracassone di ultima generazione, destando così gli spettatori dal torpore procurato da un prologo alquanto sonnolento.

In ultima analisi S.W.A.T.-Squadra speciale anticrimine, nonostante il notevole cast, con quattro attori poco sfruttati, ma perfetti nei rispettivi ruoli, e una seconda parte decisamente divertente, rimane comunque sotto la media del genere ed indicato esclusivamente per i giorni di pioggia in cui scarseggiano valide  alternative.