Spider-Man 3, recensione

Dopo aver sventato il folle piano del Dottor Octopus e aver svelato a Mary Jane (Kirsten Dunst) il suo alter ego Spider-Man, Peter Parker (Tobey Maguire) sta finalmente raggiungendo un equilibrio tra i suoi doveri di studente e fotografo freelance e la missione di supereroe. Il passato però tornerà a bussare alla porta ed avrà il volto del Goblin che ora ha le fattezze del suo ex-migliore amico Harry Osborn (James Franco), intenzionato più che mai a vendicare la morte del padre. Così mentre Peter si prepara a chiedere la mano della sua Mary Jane non dovrà solo guardarsi dal vendicativo Osborn Jr., ma anche da due nuove nemesi: l’evaso Flint Marko (Thomas Haden Church) che un incidente trasformerà nell’Uomo sabbia e direttamente dallo spazio profondo un invasivo organismo simbionte di origine aliena, che dopo aver contagiato Peter influenzando la sua personalità e generando una versione black dell’Uomo ragno, culminerà la sua evoluzione con la nascita del potente Venom.

Sembra quasi che Sam Raimi avesse subodorato che questo terzo film sarebbe stato l’ultimo capitolo della sua avventura nel mondo dell’iconico supereroe Marvel, poichè il regista comprime in un’unica pellicola ben tre nemesi, pescando dalla mitologia classica e dal recente passato, il simbionte Venom fa la sua comparsa a metà degli anni ’80, aggiungendovi anche un notevole tocco dark che proviene dalla sua prolifica militanza nell’horror.

Spider-Man 3 è senza dubbio sontuoso e visivamente rutilante, ma soffre anche di questo affollamento che costringe lo script a ripetute frammentazioni per introdurre e dar spazio ai due nuovi villain e concludere la parabola del tormentato Harry Osborn di James Franco con tanto di redenzione.

Con questo terzo capitolo, che pur sforzandosi non raggiunge l’equilibrio e la perfezione dei primi due, Raimi conclude degnamente la sua trilogia regalando al supereroe Marvel, incassi stratosferici a prescindere. un meritatissimo posto in cima alla classifica dei cinecomic più riusciti di sempre.

Note di produzione: nel cast figurano anche Topher Grace, Bryce Dallas Howard ed Elizabeth Banks mentre in piccole apparizioni troviamo Stan Lee, Bruce Campbell, Willem Dafoe e Ted Raimi. Per le origini del simbionte alieno Venom, il regista Sam Raimi prende spunto non dal fumetto originale del 1985, ma bensì dalla serie animata del 1994. Il film con un budget dii 258 milioni di dollari (è il più costoso della trilogia) ne ha incassati worldwide oltre 890.