Song ‘e Napule, recensione

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Sta riscuotendo un certo successo “Song ‘e Napule” dei Manetti Bros., weekend dopo weekend si moltiplicano le sale che lo ospitano. Il segreto di questo successo? La semplicità. Il film trasuda semplicità, dalla trama facile ma ben congegnata, alla regia, se vogliamo grossolana, ma che riporta in auge quella genuinità del cinema che ci piace.

Anche i personaggi sono ben definiti e a volte grotteschi, il napoletano ligio alle regole, il poliziotto reverenziale, il commissario inflessibile, il neomelodico dal cuore d’oro, lo spietato malavitoso. Tutti elementi che si mescolano perfettamente in un poliziottesco che è un po’ il cavallo di battaglia dei fratelli Manetti.

La storia è quella di Paco Stillo, interpretato da Alessandro Roja, diventato poliziotto sotto raccomandazione, lui che ama la musica classica, che è diplomato al conservatorio e che con la polizia non ha nulla a che vedere se non la voglia di vivere in un mondo migliore e far rispettare le regole. Viene accolto non senza riserve dal questore Vitali, interpretato da Carlo Buccirosso, che lo relega in un magazzino.

Tutto procede senza che il pericolo sfiori l’agente Stillo, finché il Commissario Cammarota dell’anticrimine, interpretato da Paolo Sassanelli, non scopre le sue doti di pianista e decide di farne un infiltrato per una pericolosa missione. Da questo momento parte un vero e proprio film d’azione con innesti decisamente esilaranti che ci catapulta in un mondo fatto di matrimoni sfarzosi, canzoni neomelodiche trascinanti, malavitosi, luoghi comuni esasperati ed esorcizzati, cuoricini, cuoricine, inseguimenti al cardiopalma, nel quale i Manetti dimostrano di essere a proprio agio.

Travestiti con toni disimpegnati vengono toccati temi interessanti

Paco deve suonare nella band di Lollo Love, star dei quartieri napoletani, interpretato da un fantastico Giampaolo Morelli, un neomelodico molto amato dalla figlia di un camorrista dal simpatico nomignolo “Mazza ‘e fierro”. Al matrimonio della figlia del camorrista, dove suonerà Lollo Love, sarà presente anche un noto malavitoso, interpretato da Peppe Servillo, che la polizia da tempo sta cercando, ed è lui che Stillo, in arte Pino Dynamite, deve scovare.

Vestito un po’ tamarro e costretto a suonare musica che non gli piace, l’agente Stillo viene anche a conoscenza di questa realtà claustrofobica alla quale le piccole grandi star locali sono costrette, come nel caso di Lollo Love, al quale senza volerlo si sta affezionando, che è obbligato a lavorare per un imprenditore avido che lo costringe dentro i confini della città. A fargli vedere le cose da un altro punto di vista è anche Marianna, sorella di Lollo, interpretata da Serena Rossi, che tra l’altro non è indifferente al rigido Paco che inizia a sciogliersi.

Nel film ci sono tanti elementi che funzionano, a partire dalla lotta della polizia contro la camorra che finisce per coinvolgere anche il neomelodico Lollo, giusto per sfatare il luogo comune che vuole questi cantanti al soldo della malavita.

Il giudizio del CineManiaco

Bilancio positivo per questo film dei Manetti Bros. nonostante il low budget. Certo, ci sono dettagli che andrebbero migliorati, come la pronuncia non proprio perfetta degli attori non napoletani, anche se con il passare del minuti, ci si dimentica di questi particolari come per magia, e si sta tutti lì col fiato sospeso sperando che Paco riesca a sfuggire e poi a catturare il cattivo, e si esce dalla sala cantando canzoni neomelodiche come non ci fosse un domani.

Voto 6.5

Scheda Film

USCITA CINEMA: 17/04/2014
GENERE: Commedia
REGIA: Marco e Antonio Manetti
SCENEGGIATURA:  Marco Manetti, Antonio Manetti, Michelangelo La Neve
CAST: Alessandro Roja, Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Paolo Sassanelli, Carlo Buccirosso, Peppe Servillo, Antonio Pennarella, Juliet Esey Joseph,Antonello Cossia, Ciro Petrone

 

 

Trailer