Sapori e dissapori, recensione

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Kate (Catherine Zeta-Jones) è una chef di successo, purtroppo le sua abilità culinarie non vanno di pari passo con la sua diplomazia, zelante e oltremodo scontrosa, la bella chef fatica a trattare con la clientela e non accetta di buon grado le critiche.

Nonostante questo la sua cucina resta un’esperienza memorabile e difficile da eguagliare, almeno sino al giorno in cui, causa un incidente stradale in cui è morta la sorella, a Kate viene affidata la nipotina Zoe (Abigail Breslin) che le sconvolge ritmi e abitudini, costringendola ad allontanarsi per qualche tempo dai fornelli.

La titolare del ristorante decide che a Kate serve un aiuto e assume il fascinoso cuoco Nick Palmer (Aaron Eckhart), che ad un naturale istinto culinario unisce una verve ed un estro che conquistano da subito tutti i collaboratori di Kate, abituati alla rigida capo-chef e al suo spigoloso carattere.

Così Kate si ritrova con una nipotina che non riesce a gestire e un collega pericoloso, che oltre a saper cucinare in maniera grandiosa mettendone a rischio la la leadership, sembra aver fatto breccia nel suo cuore.

Sapori e dissapori è un intrigante romance con schermaglie amorose tra fornelli e delizie culinarie che ben miscela gola e cuore, regalando agli spettatori una deliziosa, è proprio il caso di dirlo, comedy che scivola via senza intoppi, lasciando una gradevole traccia di sè.

Il regista Scott Hicks, dopo la nomination agli Oscar per l’intenso Shine e il mezzo passo falso del melenso Cuori in Atlantide tratto da King, alleggerisce il tocco e si presta con una certa eleganza a raccontarci una delicata love-story rispettando i clichè tipici del genere, e orchestrando con arguzia un rigenerante duetto romance tra la bellezza levigata della splendida Catherine Zeta Jones e il fascino stropicciato e sornione di un Aaron Eckhart davvero sorprendente.