Sapore di mare: recensione

sapore-di-mare1965, un gruppo di ragazzi e alcune famiglie trascorrono un’estate sulle spiagge della Versilia, ci sono i nobili e pettegoli marchesini Pucci, Gianni l’intellettuale che pensa ai libri invece che alla sua bella ragazza Selvaggia (Isabella Ferrari), il classico e cinematografico romano de Roma Maurizio e l’adolescente con l’ormone a mille Giorgia.

Le famiglie invece come al solito saranno descritte per classi sociali, ci sono i ricchissimi milanesi Carraro, con Commendatore, signora e viziata prole al seguito, il playboy e viveur Felicino (Christian De sica) con la sua nuova fiamma, la bella inglesina Susan e l’eterno Peter Pan Luca (Jerry Calà), sempre in vena di scherzi e senza la benchè minima intenzione di crescere.

Mentre a rappresentare il sud la famiglia napoletana dei Pinardi, alla loro prima vera vacanza in Versilia, composta dagli apprensivi e iperprotettivi  coniugi Pinardi più due figli, la bella Marina (Marina Suma) e il timido Paolo.

Assisteremo alle vicissitudini goliardico-sentimentali del vasto gruppo, delusioni d’amore, filarini estivi da ombrellone, romantici falò e baci a labbra salate, fino all’inevitabile e malinconica chiusura della stagione balneare.

I fratelli Vanzina sperimentano il racconto corale, Carlo dirige ed Enrico collabora alla sceneggiatura, qui si hanno le prime avvisaglie della deriva da cinepanettone che prenderà il sopravvento dopo i divertenti Vacanze di Natale del 1983 e Vacanze in America dell’anno seguente.

I Vanzina in questo caso  sono scaltri e fortunati, scaltri perchè vanno controtendenza evitando accuratamente di imitare la ciommedia di quel periodo, basata sull’estro di comici da one man show e si affidano ad un cast dignitoso che recita in modo alquanto spontaneo, dando a tutta l’operazione una certa freschezza e nessun accenno di forzatura.

Fortunati perche gli anni ’80 ancora possedevano la giusta dose melanconia e memoria per apprezzare il musicarello sentimentale da spiaggia, con tutta la serie di tormentoni anni ’60 che purtroppo oggi, cinematograficamente, hanno perso l’aderenza emotiva di quel decennio.

Quindi operazione nostalgia perfettamente riuscita per i Vanzina, che ci raccontano un periodo emotivo e cinematografico, solare, pregno di leggerezza e ottimismo. Naturalmente successo e sequel assicurati per l’anno seguente, Sapore di mare 2- un anno dopo, stavolta i Vanzina si occupano solo dello script lasciando la regia nelle mani del  collega Bruno Cortini.