Safe House, recensione in anteprima

Toby Frost (Denzel Washington) è un ex-agente dalla CIA divenuto un criminale ricercato a livello internazionale. Dopo aver ricevuto dei file compromettenti diventa il bersaglio del mercenario Vargas (Fares Fares) e della sua squadra di assassini professionisti. Visto l’incombente minaccia Frost si consegna presso un’ambasciata americana e da li viene trasferito in una casa sicura della CIA situata a Città del Capo e custodita dall’agente Matt Weston (Ryan Reynolds). Frost verrà interrogato dall’agente Daniel Kiefer (Robert Patrick), ma l’interrogatorio verrà bruscamente interrotto dall’arrivo di Vargas e dei suoi uomini, che uccideranno tutti gli occupanti del nascondiglio tranne Weston che fuggirà con il prigioniero. Dopo un forsennato inseguimento per le strade della città, Weston si troverà in contatto con Catherine Linkater (Vera Farmiga) un altro agente della CIA che gli ordinerà di rimanere sotto traccia in attesa di ulteriori istruzioni. Weston così si troverà da solo a tenere a bada un pericoloso criminale addestrato per uccidere, cercando nel frattempo di sopravvivere ad un team di letali mercenari armati fino ai denti, davvero niente male come prima missione da operativo…

Debutto americano per lo svedese Daniel Espinosa, già regista in patria del fortunato thriller Easy Money aka Snabba Cash di cui stati girati due sequel ed è in cantiere anche un remake statunitense. E’ indubbio che Espinosa è un abile mestierante che dimostra di aver masticato parecchio cinema di genere e ne conosce a menadito clichè e meccanismi, in questo caso la sua visione piuttosto convenzionale, quasi formale nell’approccio action è senza alcun dubbio nobilitata da un Denzel Washington che torna ad impersonare un personaggio tanto ambiguo quanto fascinoso dopo il gangster Frank Lucas e da un ritrovato Ryan Reynolds, che dopo l’opaca performance nel deludente cinecomic Lanterna Verde fa il suo dovere e riesce a non sfigurare di fronte al collega, il che non ci sembra davvero poco.

Safe House-Nessuno è al sicuro non regala particolari sorprese scorrendo nella più assoluta prevedibilità, ma fruendo comunque di una regia piuttosto spigliata, in particolare nelle sequenze action e che rispetta religiosamente tutti i crismi richiesti da un thriller a sfondo spionistico, il resto lo fanno un cast di alto profilo, l’istrionismo di Washington e il fascino di Reynolds.

Nelle sale a partire dal 2 marzo 2012

Note di produzione: la colonna sonora del film è stata affidata al Ramin Djawadi autore delle musiche del cinecomic Iron Man e del televisivo Game of Thrones.

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