Robert Pattinson, tra maghi e vampiri

Robert Pattinson deve la sua fama e fortuna alla parte del coraggioso e combattivo Cedric Diggory che lo ha catapultato nello showbiz, agnello sacrificale che testimonia il ritorno di “colui che non deve essere nominato“, il malvagio Voldemort nella saga del maghetto più famoso del pianeta, Harry Potter. Ora lo ritroviamo in un altro fantasy, pronto a divenire nuova icona giovanile nei panni del  vampiro romantico e innamorato nel film Twilight.

Pattinson inizia la carriera partecipando a vari concorsi per giovani talenti, ma la sua scuola è, come per molti attori inglesi, il teatro, qui comincia a farsi le ossa con i classici e tra una rappresentazione e l’altra sogna di diventare come il suo attore preferito Jack Nickolson. Giovane artista dai molteplici talenti, suona pianoforte e chitarra, Robert approda nel 2oo4  sul set di vanity fair, film di Mira Nair, purtroppo quasi tutta la sua performance viene tagliata al montaggio, ma fortunatamente ha la possibilità di rifarsi lo stesso anno con un film tv di grande successo La saga dei nibelunghi, guarda caso un fantasy.

Finalmente arriva la grande occasione, la parte del giovane mago Cedric in Harry Potter e il calice di fuoco, il giovane si fa subito notare e riesce a dare un’ottima caratterizzazione al suo Cedric Diggory, è solo l’inizio di una carriera che subisce una fenomenale escalation.

Terminata la fase potteriana, Pattinson si dedica alla tv, due film per lui, the haunted hairman e the bad mother’s handbook, poi nel 2008 prima di Twilight, qualche progetto indipendente come il cortometraggio The summer house, una commedia How to be di Oliver Irving e il film biografico Little ashes in cui interpreta il pittore Salvador Dalì.

Un talento innegabile e una bellezza tipicamente anglosassone ne fanno un potenziale idolo per le teenager, la parte del vampiro che tra pene d’amore e istinto assassino combatte contro la sua stessa natura permetterà al nostro giovane attore di sfoderare oltre al suo fascino anche un’ evidente talento attoriale non ancora sfruttato al meglio.