Renegade-Un osso troppo duro, recensione

Luke (Terence Hill), che è in viaggio con il suo cavallo Joe Brown lungo le sconfinate strade degli States a bordo della sua inseparabile Jeep, si fa carico di aiutare l’adolescente Matt (Ross Hill) a prendere possesso di un terreno di proprietà del padre (Norman Bowler). Il padre di Matt, amico di vecchia data di Luke finito ingiustamente in  carcere, affida il ragazzo alle cure dell’amico che lo dovrà anche proteggere da un losco uomo d’affari (Robert Vaughn) che ha messo gli occhi sul terreno di Matt, che fa parte di un ambizioso progetto immobiliare che riguarda un’intera vallata. Durante il tragitto per raggiungere la vallata i due impareranno a conoscersi e rispettarsi attraversando un corposa serie di guai ed estemporanei incontri che includeranno anche poliziotti corrotti, camionisti piuttosto aggressivi e una banda di motoclisti.

Il regista Enzo Barboni alias E.B. Clucher torna a collaborare con Terence Hill, ma stavolta senza l’amico e compagno di scazzottate Bud Spencer, per questo road-movie per famiglie in cui Hill recita in coppia con il figlio adolescente Ross Hill. Una commedia per tutti all’insegna dell’avventuroso che miscela con una certa nonchalance una serie di elementi presi dal cinema di genere di sempre, dal western al filone dei film per ragazzi, senza dimenticare l’action e il citato road-movie che fa da cornice ad un film senza dubbio prevedibile, ma confezionato all’americana location incluse e per questo piuttosto godibile nel suo descrivere visivamente un’America alla Marlboro Man.

Note di produzione: nel cast figura il veterano Robert Vaughn i cui crediti includono il classico western I magnifici sette, il sequel Superman 3 e l’action Delta Force. Il figlio di Terence Hill, che già aveva recitato al fianco del padre nel remake Don Camillo del 1983, ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto negli States il 30 gennaio del 1990, aveva sedici anni.