Recensione: La coniglietta di casa

Shelley Darlingson (Anna Faris) è una orfanella che viene presa a sedici anni nella Mansion Huose di Hugh Hefner, come coniglietta. La ragazza, che sogna di essere la Playmate di una copertina di playboy, il giorno dopo il suo ventisettesimo compleanno viene buttata fuori apparentemente dallo stesso Hef.

Senza una famiglia e una meta da raggiungere, Shelley decide casualmente di diventare direttrice di una confraternita, la scalcagnata Zeta Alpha Zeta, che ha sole sette iscritta, tutte trasandate e problematiche, che rischiano di perdere lo status di confraternita e l’alloggio, a favore delle rivali fighette Phi Lota Mu.

Shelley aiuterà le ragazze, tra cui Natalie (Emma Stone) ed Harmony (Katherine McPhee), non solo a salvare la loro associazione, ma anche ad imparare a rapportarsi con l’altro sesso. Di contro, le consorelle, le faranno capire quanto ci sia di importante oltre alla bellezza fisica e a conquistare Oliver (Colin Hanks), un bravo ragazzo, che lavora in un centro per anziani.

La coniglietta di casa (The House Bunny) è una commedia diretta da Fred Wolf, che segue la scia delle commedie giovanilistiche e di confraternite, stile Animal House, che non brilla per originalità, ma è un buon intrattenimento, da sabato sera invernale.

La storia è fin troppo lineare e prevedibile (un gruppo di secchione sciatte e insicure si trasformano in ragazze belle e alla moda), con tanto di happy end e sembra quasi inutile tirare in ballo playboy e la mansion: la presenza di Hefner non aggiunge nulla alla trama, tanto che la storia secondaria sembra sia usata solo per allungare il brodo e dare un po’ di originalità a qualcosa di già visto.

All’interno del film ci sono sicuramente dei momenti simpatici (le prove d’approccio delle ragazze all’altro sesso, la parodia di Forrest Gump o quella di Marylin Monroe), una colonna sonora che ammicca ai giovani, una brava Anna Faris e un montaggio molto videoclip, ma è difficile immaginare di spendere soldi al cinema per un’opera che ha tanto l’aria di essere un’ottima videocassetta da serata in compagnia.

Concludendo: se avete voglia di svagarvi un po’ e avete degli euro che vi avanzano, La coniglietta di casa può essere visto al cinema, altrimenti se aspettate che esca in dvd non cade il mondo.