Recensione: Il Dottor Dolittle 2

Il Dottor Dolittle sembra ormai aver accettato la sua speciale abilità, quel parlare con gli animali che gli ha creato non pochi problemi mettendogli a soqquadro lavoro e vita sentimentale, ma stavolta è un’intera foresta con relativa fauna ad essere in pericolo.

L’unica soluzione allo sfratto imminente è  chiedere aiuto al simpatico dottore che pensa ad un furbo stratagemma ecologico per bloccare la devastazione imminente, inserire nell’habitat in pericolo un esemplare in via d’estinzione.

L’esemplare in questione è una gigantesca orsa di nome Ava, ma per completare l’opera ad Ava serve un compagno, Dolittle lo troverà in un circo, Archie, questo il nome del goloso e mastodontico orso, che sembra alquanto riluttante ad abbandonare il palcoscenico ed i pasti a base di hamburger.

La missione di Dolittle si complica e sarà alquanto dura far convolare a giusta unione la pelosa coppia di riluttanti orsi.

Siamo tutti a conoscenza della deriva presa dai film di Eddie Murphy, re della commedia anni’80, ricordiamo tutti i due divertenti episodi di Un piedipiatti a Beverly Hills, ma dalla terza, inguardabile puntata, di quella fortunata serie, il cammino è stato disastroso.

Ogni film, dal catastrofico Vampiro a Brooklin al recente Norbit, salvando l’ultimo Piacere Dave, hanno segnato la lenta e inesorabile crisi artistica di un attore in declino. Questa nuova serie, che ricordiamo è arrivata al quarto capitolo, già dal terzo senza Murphy, risultava sufficientemente godibile, anche grazie ad un gioco di doppiaggio italiano che utilizzava noti comici per dar voce alla banda di animali parlanti, qui, in questo secondo capitolo, tutto il progetto diventa una scusa per l’ennesimo sequel che sa di stantio.

Modernizzare un personaggio, come quello del famoso film con Rex Harrison datato 1967, sembrava sulla carta una buona idea per una commedia per famiglie, infatti come detto il primo episodio per diversi fattori, tra cui un Murphy più contenuto del solito risultava godibile, ma qui anche in presenza di gag riuscite, e di una sorprendente mancanza di volgarità, il fim arranca tra situazioni improbabili e qualche sbadiglio.

Tecnicamente ineccepibile, come ogni commedia fantastica americana che si rispetti, Il Dottor dolittle 2 risulta un prodotto destinato alle famiglie, ma più che altro ad un pubblico di bambini, gli ingredienti della fiaba ecologista ci sono tutti, la recitazione degli attori comprimari, animali a parte, è soddisfacente, ma il film non si alza mai di livello, vola basso e si mette al servizio della star Murphy, limitando il tutto ad una serie di gag trite.

Prodotto all’insegna della pura evasione, per un pomeriggio in famiglia davanti alla tv, dopotutto di fronte ad un esercito di animali parllanti quale bambino non capitolerebbe?