Oscar 2015: i discorsi memorabili

Come sappiamo, la notte degli Oscar ci sono tanti e tanti discorsi di ringraziamento, e in questa 87esima edizione non sono mancati alcuni discorsi davvero memorabili.

Da quello del protagonista della serata, il regista Alejandro G. Iñarritu, che ha ricordato la sua terra d’origine, il Messico, e la situazione politica che c’è, nonché la condizione degli immigrati, a Pawel Pawlikowski, vincitore del premio per il miglior film straniero “Ida”, invitato a tagliare corto, e al termine del quale ha detto: “Stavo per dire qualcosa di kitsch che gli americani avrebbero davvero amato”.

Discorso autobiografico per Graham Moore, premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale con “The Imitation Game”, in cui ha raccontato di aver tentato il suicidio da giovane.

John Legend e Common, la cui “Glory” in “Selma” si è aggiudicata l’Oscar come miglior canzone originale hanno parlato del movimento per i diritti civili.

Altro discorso sui diritti, quello di Patricia Arquette, vincitrice dell’Oscar come attrice non protagonista per “Boyhood”, che si è rivolta a tutte le donne.

Insomma, un po’ di politica sul palco degli Oscar, tra attori e registi che ringraziano il pubblico e gli affetti a modo loro.

Alejandro G. Iñarritu

Pawel Pawlikowski

Graham Moore

Common e John Legend

Patricia Arquette