My Pure Land, la pellicola vince il premio River to River Award per il Miglior Film

La diciassettesima edizione del River to River Florence Indian Film Festival si è conclusa lo scorso 12 dicembre a Firenze ed ha visto la vittoria del film My Pure Land di Sarmad Masud, già candidato all’Oscar 2018, nella categoria miglior film; il premio come miglior documentario è andato ad Abu di Arshad Khan, mentre Kajal di Paakhi Tyrewala sull’emancipazione di una donna ha vinto il premio come miglior corto.

Suhaee Abro, protagonista del film My Pure Land nei panni di Nazo, una giovane donna che insieme alla madre ed alla sorella difende la propria casa da una banda di uomini armati assoldati dallo zio che, a seguito ad un’aspra faida familiare, vuole riprendersi la terra, ha così commentato la vittoria:

Per noi in Pakistan tutto diventa una questione di sopravvivenza. Però continuiamo ad andare avanti nonostante il peso della famiglia sia enorme, le tradizioni, l’educazione, sono dei macigni, per non parlare dei rapporti fra i sessi. Ora le nuove generazioni cercano una vita migliore, più libera, disinibita. Guardano avanti, vogliono viaggiare, studiare, cambiare le regole, anche se il processo è lento e pieno di ostacoli.

Infine, Arshad Khan ha così commentato la vittoria del suo Abu:

Grazie per questo caloroso benvenuto a Firenze. La vita pone a tutti delle sfide, e chiaramente, quando ti trovi a un’intersezione di identità – essere pakistano, musulmano, gay, migrante – è ancora più difficile. Sta a ciascuno di noi cercare di superare gli ostacoli. Abu significa padre, e anche se il mio film è un lavoro autobiografico, in realtà tratta di connessioni, perdono, e della condizione umana, un messaggio universale che va al di là dei confini.