Maximum Risk, recensione

Alain Moreau (Jean-Claude Van Damme) è un poliziotto francese di Nizza che da un giorno all’altro scopre di avere un fratello gemello di cui ignorava l’esistenza, ad aggiungersi allo shock di questa scoperta, la notizia della recente morte per omicidio dell’appena ritrovato e subito perduto gemello Mikhail Suverov e il fatto che il fratello emigrato a New York, aveva intrapreso una strada completamente opposta alla sua andandosi ad immischiare con la Mafia russa. Con l’aiuto del suo collega Sebastien (Jean-Hugues Anglade) Alain scoprirà che il fratello aveva di recente deciso di uscire dal giro malavitoso, scelta che evidentemente gli era costata la vita, ma sembra che fosse anche finito nel mezzo di una guerra tra bande.

Alain deciderà di scoprire di più sia sul suo gemello che sull’identità dei suoi sicari, così partirà alla volta di New York dove ovviamente scambiato per il fratello Mikail si ritroverà braccato da un esercito di malavitosi.

Discreto nel complesso questo action a tinte crime che però funziona a corrente alternata, Van Damme considerando i suoi limiti attoriali ci mette tutta la buona volontà, la sceneggiatura ogni tanto perde di coerenza, ma stiamo parlando di un film di genere quindo ci sono gli elementi action che in parte riescono a sopperire a qualche momento di stanca che emerge lungo la visione.

Il regista cinese Ringo Lam è un buon filmaker che conosce a fondo il cinema di genere e i suoi clichè e in questo caso prova a vivacizzare uno script che come detto non regala troppe emozioni. Premesso ciò Maximum Risk può tranquillamente essere annoverato tra i migliori film interpretati da Jean-Claude Van Damme.

Note di produzione: Ringo Lam dopo Maximum Risk tornerà a dirigere Van Damme in altre due pellicole, nel 2011 in The Replicant e nel 2003 nel prison-movie In Hell. Nel cast troviamo anche la modella ed attrice Natasha Henstridge veterana del cinema di genere, tra i suoi film da protagonista segnaliamo la trilogia fanta-horror Species-Specie mortale e il Fantasmi da Marte di Carpenter.