Magica Hollywood, come ti riciclo gli oggetti di scena

ScreenHunter_19 Jun. 16 11.15

Oggi vogliamo segnalarvi una curiosità riportata dal quoridiano Il corriere della sera che fa notare in un divertente articolo come sia abitudine degli studios americani riciclare oggetti scena e riproporli in film e serial televisivi con una certa nochalance,  tanto che alcuni blogger americani si sono divertiti a raccogliere una serie di immagini in cui compare nell’arco di cinquant’anni lo stesso quotidiano, naturalmente fittizio, passato di set  in set e da attore in attore, lo si può trovare in svariati serial come Mad Men e Desperate Housewives, ma anche far capolino in recenti produzioni da grande schermo come Non è un paese per vecchi dei fratelli Coen.

E’ stato il magazine on-line Slate a segnalare questo cuurioso primato, il quotidiano in questione stampato negli anni’60 e che pare abbia cominciato a farsi notare nel 1991 nel serial Dallas, fa parte di quegli oggetti di scena che in alcuni casi si trasformano in ogetti da collezione in gergo chiamati prop replicas protagonisti di un florido mercato on-line.

Il quotidiano incriminato dalla sempiterna prima pagina è prodotto dalla The Earl Hays Press, ditta specializzata in repliche in attività dal 1925, che mette a disposizione delle produzioni americane anche repliche di fumetti, riviste hard, marchi alimentari e di sigarette, qualcuno ricorda le Morley dell’uomo che fuma di X-Files? Tutti rigorosamente fittizi onde evitare peroblemi di copyright.

Questo inno al riciclo non si limita solo ad oggetti di scena, ma coinvolge anche  marchi come quello della Oceanic Airlines, resa famosa dal serial Lost e che compare anche nei serial Chuck e Fringe e quattro anni prima del debutto della serie di JJ Abrams nell’action-thriller Decisione critica, è della compagnia Oceanic il Boeing 747 sequestrato da alcuni terroristi islamici.

Curiosità a parte non è una novità l’abitudine di riutilizzare oggetti di scena e set per limitare i costi di produzione, di questa abitudine hanno fatto virtù serie tv divenute fenomeni di culto come Star Trek, come non ricordare le cittadine western sfruttate per provvidenziali viaggi nel tempo, piuttosto che per pianeti creati ad hoc, stesso discorso per oggetti di scena e fondali dipinti, un’abitudine che ha segnato anche molte produzioni low-budget da grande schermo, tra queste vogliamo segnalarvi i set e i costumi del B-movie datato 1989 Cyborg di Albert Pyun interpretato da un esordiente Jean-Claude Van Damme, che provengono da due produzioni messe in cantiere e mai realizzate, un film live-action dedicato a Spiderman e il sequel di I dominatori dell’universo (Masters of the Universe) di Gary Goddard.

Vi salutiamo con una ricca galleria fotografica con immagini delle comparsate del quotidiano magico e una serie di repliche ideate dalla The Earl Hays Press per le produzioni hollywoodiane.