Lorax-Il guardiano della foresta, recensione in anteprima

Ted è un ragazzino di dodici anni che vive a ThneedVille una città in cui tutto è artificiale, isolata dal mondo esterno e governata dall’ambiguo sindaco O’Hare. Innamorato della sua vicina di casa Audrey, Ted si propone di trovare l’unica cosa in grado di conquistare il cuore della ragazza dei suoi sogni: un vero albero. La nonna di Ted gli suggerisce di parlare con Oncel-er, una sorta di eremita che vive all’esterno di ThneedVille oltre i cui confini si estende una terra desolata, vuota e contaminata. L’eremita si impegna a raccontare al ragazzo degli alberi e Ted scoprirà come Once-ler e la sua famiglia hanno contribuito alla loro distruzione e del suo incontro con il Lorax, una misteriosa creatura custode della foresta, ma anche che c’è la possibilità di poter riportare gli alberi a  ThneedVille grazie ad un ultimo seme di Truffula, ma l’avido sindaco O’Hare che lucra sulla mancanza di aria pulita con la sua società di ossigeno in bottiglia, non può permettere che un solo albero torni a crescere nella sua città.

La Illumination Entertainment di Chris Meledandri torna su grande schermo dopo il notevole Cattivissimo me e stavolta decide di adattare un racconto per bambini del celeberrimo Dr. Seuss alla sua quarta trasposizione cinematografica, dopo i live-action Il Grinch e Il gatto col cappello a cui ha fatto seguito il cartoon Ortone e il mondo dei Chi.

Lorax-Il guardiano della foresta si presenta visivamente come un vero gioiello di tecnica, concepito per sfruttare in toto il formato 3D, il mondo creato dagli specialisti francesi della Illumination Mac Guff è sorprendentemente immersivo per impatto cromatico e caratterizzazione dei personaggi e senza dubbio non potrà non catturare l’attenzione dei più piccini.

Gli adulti invece apprezzeranno il messaggio ambientalista che funge da fil rouge alla narrazione, ll doppiaggio di alto profilo, ormai una consuetudine delle grandi produzioni animate e la colonna sonora del veterano John Powell che torna nell’universo fiabesco del Dr. Seuss dopo aver musicato Ortone e il mondo dei Chi.

Lorax-Il guardiano della foresta vede tornare il Chris Renaud di Cattivissimo me che stavolta è supportato dal collega animatore Kyle Balda, il lavoro di regia è davvero notevole e Renaud sembra aver ormai acquisito la padronanza necessaria a bilanciare narrazione e tecnica con un ormai rodato 3D.

Guardando Lorax-Il guardiano della foresta non si può non pensare all’inarrivabile Wall-E, i due film condividono un forte messaggio ambientalista e l’aspetto tecnologico, paragone che in qualche modo ha la capacità di mettere in luce alcune delle limitazioni del film di Renaud rispetto al capolavoro Pixar che ricordiamo privo di dialoghi.

Fatta questa doverosa premessa con Lorax-Il guardiano della foresta ci troviamo di fronte ad un film che ha il potere intrinseco delle fiabe, quello di risvegliare tenerezza ed ispirare meraviglia, un film adatto a tutta la famiglia capace di parlare agli spettatori più piccini e ammiccare ai più grandi senza dimenticare un importante messaggio di fondo, importante a prescindere da modi e intenti con cui si sceglie di veicolarlo.

Note di produzione: il film ha avuto un esordio da record ai botteghini americani con un’apertura da oltre 17 milioni di dollari e un totale di oltre 70 milioni nei primi tre giorni di programmazione, in cui la pellicola ha coperto quasi interamente il budget investito di 73 milioni di dollari. La voce del Lorax è dell’attore Danny DeVito, quella di Once-Ler del cantante Marco Mengoni,

Nelle sale a partire dal 1° giugno 2012

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