Le avventure di Sammy, recensione in anteprima

La storia che ci racconta la tartatuga marina Sammy ormai anziana e in attesa che nascano i propri nipotini è la sua, di quando ancora cucciolo e fresco di schiusa affronta i pericoli della spiaggia con primi predatori a cercar di trasformarlo in un lauto pasto e il primo incontro con Shelly una tartarughina anche lei appena nata e a cui salverà la vita.

Così scopriremo gli avventurosi cinquant’anni di vita di Sammy che incontrerà l’amico per la pelle Ray con cui vivrà e crescerà su una zattera per dieci anni, per poi durante una battuta di pesca venir portati a bordo di due pescherecci rimanendo separati per parecchio tempo.

Nel frattempo  Sammy incontrerà una famiglia di figli dei fiori con un gatto francese, rimarrà per un pò con loro a vivere su una spiaggia finchè non resterà di nuovo solo e per puro caso, durante una fuga da uno squalo affamato, reincontrerà salvandole nuovamente la vita la sua Shelly con la quale arriverà a nuotare lungo i fiumi dell’Amazzonia, perdendola di nuovo tra le gelide acque del Polo.

La storia si chiuderà come natura vuole ancora su una spiaggia, dove Sammy sta attendendo con l’amico Ray una nuova schiusa, pronto a dare una mano ai piccoli nascituri affinchè raggiungano sani e salvi il mare e possano, come fece lui a suo tempo, dare inizio al loro ciclo vitale.

Davvero riuscito questo curatissimo gioiellino indirizzato ai più piccini, si perchè Le avventure di Sammy oltre a sfoggiare un livello tecnico davvero impressionante, tutto puntato a sfruttare nel migliore dei modi il formato 3D, è una fiaba ecologica che parla ai piccoli spettatori con una semplicità disarmante, affrontando temi come il rispetto della natura, l’amicizia e l’amore con un linguaggio tipico delle favole e puntando ad utilizzare il notevole comparto tecnico per accompagnarli in un colorato ed immersivo viaggio in giro per il mondo.

Già con lo spagnolo Planet 51 l’animazione europea aveva fatto un notevole salto di qualità, con questo ennesimo cartoon, stavolta di provenienza belga la tecnica si fa ineccepibile pur scegliendo palesemente un target di spettatori molto piccoli, che non potranno che godersi la cura con cui è stata confezionata questa pellicola e l’impatto cinematografico della messinscena che non mancherà, ne siamo certi di coinvolgerli.

Nelle sale dal 22 dicembre 2010