Lawless, recensione in anteprima

Nel 1931 negli Stati Uniti, in pieno Proibizionismo, i fratelli Bondurant, Forrest (Tom Hardy), Howard (Jason Clarke) e Jack (Shia LaBeouf) si danno al contrabbando di alcol, diventando i maggiori produttori della Contea di Franklin in Virginia, usando il loro bar come facciata per le attività illegali. Gli affari ai tre vanno a gonfie vele, forse un po’ troppo visto che il florido commercio dei Bondurant attirerà l’attenzione di un pezzo grosso di città che giungerà nella contea con il suo braccio destro, l’agente speciale Charley Rakes (Guy Pearce), per convincere i tre fratelli a pagare un dazio affinchè nessuno intralci il viavai dei loro alcolici.

Forrest però non ha alcuna intenzione di piegarsi al volere di un politico corrotto, decisione che spingerà Rakes ad intraprendere una violenta forma di coercizione sulla popolazione locale, gettando la contea nel terrore e scatenando una vera e propria guerra, che finirà per vedere i bondurant schierati contro le autorità locali sino a quel momento compiacenti, ma che ora si trovano a dover sottostare agli ordini di Rakes che si rivelerà un vero psicopatico.

Il regista John Hillcoat dopo aver adattato il memorabile The Road torna dietro la macchina da presa per raccontare una storia vera che si svolge durante il periodo del Proibizionismo, ma non in qualche grande città, bensì in una delle tante contee americane che all’epoca si prestavano ad ospitare distillerie clandestine.

Il film, basato sul libro La contea più fradicia del mondo di Matt Bondurant che racconta le vicissitudini del nonno e dei prozii dello scrittore, è un solido dramma che pesca dal gangster-movie più classico ibridandolo con alcuni stilemi tipici del western e che ha uno dei suoi punti di forza in un cast in gran forma su cui svetta la performance di Tom Hardy.

Hillcoat può contare anche su un’immersiva ambientazione (pensate ad una versione efferata del telefilm Una famiglia americana), ricostruita con grande cura per il dettaglio e che grazie alla colonna sonora di Nick Cave, anche autore della sceneggiatura, contribuisce a dare una notevole nota di realismo all’intera operazione.

Lawless non decolla da subito, nella prima parte del film la regia di Hillcoat sembra un po’ ingessata, ma ad un certo punto ci si accorge che la messinscena è tuttaltro che passiva, anzi la crudezza di alcune sequenze, gli improvvisi sprazzi di violenza e un finale in stile revenge-movie rendono il film oltremodo muscolare e coinvolgente.

Insomma con Lawless siamo di fronte ad un buon film, ben recitato, ben girato e soprattutto ferocemente schietto quando la trama lo richiede, quindi non possiamo che consigliarlo caldamente in special modo a chi apprezza i film sull’epoca del Proibizionismo americano.

Nelle sale a partire dal 29 novembre 2012

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Note di produzione: nel cast figurano anche Gary Oldman, Jessica Chastain e Mia Wasikowska; il film è stato selezionato in concorso al Festival di Cannes 2012; Moonshine è un termine usato nel film per riferirsi al whisky distillato illegalmente.

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