La dura verità. recensione

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Abby (Katherine Heigl) è una bella ed ambiziosa producer di talk show, ma la dura legge degli ascolti, che grava come una spada di Damocle sugli show americani, la mette di fronte ad una decisione dei boss del network davvero difficile da digerire.

Ad Abby verrà affiancato un vero maschilista doc, il truce e provocatorio Mike (Gerald Butler), che arriverà come una valanga nella sin troppo controllata vita da single della bella produttrice, scatenando nella donna una spiazzante commistione di attrazione/ repulsione/confusione verso il greve macho da spot.

Mike ed Abby inizieranno dietro le quinte dello show una vera schermaglia amorosa senza esclusione di colpi, lui sempre più eccessivo, lei perennemente impegnata, senza peraltro riuscirci, a domarne la follia, sino a che Abby sfinita dall’avversario e dall’attesa infinita di un principe azzurro che sembra sempre più un miraggio, deciderà di cedere alla tentazione di utilizzare il vituperato repertorio da seduttore di Mike per conquistare il suo bel vicino di casa, inutile dire che se ne vedranno delle belle.

Il regista Robert Luketic porta l’eterna battaglia dei sessi sullo schermo con l’ausilio di uno script al femminile, opera di tre sceneggiatrici, ed una coppia di protagonisti ricca di sex-appeal, il risultato è una comedy a tratti davvero esilarante, ma che non convince del tutto, causa una messinscena troppo urlata e qualche stereotipo di troppo.

Quella che latita nel film è forse proprio la dura verità, quella che dovrebbe apprendere la protagonista del film single per forza e che dovrebbe impartirgli, in tutti i sensi, il ruvido e sensuale Gerard Butler, che qui rispolvera in chiave comedy il suo Re Leonida in overdose da testosterone e in una divertita versione cowboy.

La dura verità resta, nonostante qualche perplessità, una discreta comedy che non toglie o aggiunge nulla al genere, ne utilizza anche troppo clichè e riferimenti, mostrandoci una Heigl un tantinello sopra le righe, per carità sempre brava, ma forse ancora fuori registro, ed un Gerard Butler che ad onor del vero sembra divertirsi davvero un mondo.