Il quarto angelo, recensione

Jack Elgin (Jeremy Irons) è un uomo realizzato, ha una bella moglie di nome Maria (Briony Glassco) tre figli, Joanne (Anna Maguire), Julia (Holly Boyd) e Andrew (Joel Pitts) ed è il direttore della redazione londinese del prestigioso settimanale The Economist. Purtroppo la vita di Jack verrà travolta da una tragedia che avviene proprio nel mezzo di una vacanza programmata da tempo, in cui Jack aveva intenzione di trascorrere del tempo lontano dal lavoro con la sua famiglia. Dopo qualche giorno trascorso in Grecia, tutta la famiglia si trova costretta a partire per l’India per un improvviso impegno di lavoro del capofamiglia.

Purtroppo l’aereo in cui Jack e i suoi famigliari sono imbarcati verrà dirottato da un gruppo di terroristi capeggiati dal serbo Ivanic Loyvek (Serge Soric) e dal suo braccio destro Karadan Maldic (Ivan Marevich). I terroristi chiedono 50 milioni dollari al Dipartimento di Stato americano entro un’ora, altrimenti tutti i paseggeri verranno giustiziati, naturalmente come prevedibile la situazione percipiterà e tra le vittime dei terroristi ci saranno due dei figli di Jack e sua moglie.

Jack non dovrà affrontare solo un lutto disperante e un forte senso di colpa che lo divoreranno, ma dovrà vedere gli assassini della sua famiglia liberati in brevissimo tempo senza che nessuno possa farci nulla. Scatterà così in lui un determinato desiderio di feroce vendetta che lo porterà ad indagare in solitaria sulla cellula terroristica, portando così alla luce una rete di corruzione che coinvolge anche la CIA.

Revenge-thriller con complotto per il britannico John Irvin, già regista dell’action-poliziesco Codice Magnum con Schwarzenegger e del Robin Hood made in England del ’91. Purtroppo il risultato è alquanto sonnolento nonostante cast e protagonista di caratura, Irons efficace nella prima parte non sembra convinto, ne tantomeno convincente nella fase vendetta tremenda vendetta.

Il quarto angelo non decolla mai, si dipana all’insegna del prevedibile e spreca un notevole parterre di talenti, Jeremy Irons in primis che ha dimostrato in altre occasioni di saper gestire piuttosto bene caratterizzazioni tipiche del cinema di genere, basta pensare ai villain dell’action Die Hard 3 e del western Appaloosa.

Note di produzione: nel cast troviamo anche Jason Priestley, Forest Whitaker e Charlotte Rampling. Il film del 2001 è uscito nelle sale europee poco prima dei tragici eventi dell’11 settembre.