Il mio migliore incubo!, recensione in anteprima

Lui è un ignobile e ridicolo, un vero incubo; lei è una bisbetica direttrice di una galleria e una snob aristocratica; il risultato sarà un vero disastro: dal 30 marzo arriva al cinema Il mio migliore incubo!, film che vede il ritorno di Anne Fontaine alla regia, conosciuta per Coco Avant Chanel; a raccontare la vicenda ci sono Isabelle Huppert, Benoît Poelvoorde e André Dussollier.

La pellicola è una sottile (ma pur sempre banale) denuncia sulle differenze, sul gioco dei contrasti: la vicenda potrebbe anche essere riassunta come una donna frigida conosce un uomo che soffre di alcolismo e l’intreccio tra questi due estremi porterà a vivacizzare le loro rispettive piatte e altresì miserabili vite, ma potrebbe essere anche definibile come il racconto di una ricca coppia che ha bisogno di ristrutturare rapidamente e con poco dispendio economico la suntuosa abitazione parigina, quando il padre del compagno di classe del figlio irrompe nella loro vita e, come un tornado, la rivoluziona completamente…

La fisica ci insegna che, quando due poli opposti si trovano nelle vicinanze, si attraggono; nel caso de Il mio migliore incubo! il rapporto tra una tradizionale famiglia benestante incontra, si scontra e si lega in modo indissolubile a una famiglia composta da un padre single e precario con un figlio a carico troppo sveglio.

La parte narrativa regge a sufficienza nella prima parte e fino a quando non c’è una fuga a Bruxelles, ma succede che la sceneggiatura nell’ultimo quarto d’ora salta, un po’ come quando si prende una buca e c’è un salto.

Come punto a favore, ci sono due scene a contrasto che sono impagabili: Aghate (Isabelle Huppert) è nel furgone di Patrick (Benoît Poelvoorde) e fa delle facce di disgusto molto esilaranti, mentre verso la fine Aghate balla attaccata a un palo di un club un brano di David Guetta. Che dire: anche il kitsch più urlato sullo schermo de Il mio migliore incubo! si deve arrendere di fronte al sesso più piacevole e godereccio.

Note di Produzione: Anne Fontaine ha presentato il film in Italia in anteprima all’ultima festa internazionale del Cinema di Roma nel novembre 2011.