Il capitale umano, recensione

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Dolore, gioia, angoscia. Pioggia, sereno. Parole che risuonano spesso in mente quando ci si accomoda per guardare un film di Paolo Virzì, tornato sul grande schermo con “Il capitale umano”. Un’altra pellicola, un altro ensemble di emozioni, cucite addosso ai personaggi come solo il regista toscano sa fare.
Realismo e lacrime
“Il capitale umano” rappresenta in pieno l’archetipo cinematografico di Virzì. Storie di tutti i giorni messe in evidenza, sul confine tra realismo e immaginazione con una buona dose di scene commoventi e facce da ricordare.
La storia, radicata nel genere thriller (talvolta in grado di sfociare nell’horror), riguarda numerose famiglie italiane e il loro status quo. Si ramifica nei volti e nelle storie di personaggi che offrono tutto il loro lato umano. Emozionano, coinvolgono lo spettatore al punto di rappresentarlo.

Il giudizio del CineManiaco

Virzì, con “il capitale umano”, propone una prova matura. Forse, la sua prova più matura. Il risultato premia le intenzioni e il coraggio di cambiare genere ‘in corsa’, dipingendo con estrema eleganza e con toni noir un coabito di personaggi che rappresentano al meglio la penisola.
“Il capitale umano”, rispetto alle altre opere del regista, presenta poca poesia e molta potenza visiva. Innovativo, moderno, emozionante e coinvolgente.
Voto: 7

Scheda del film

USCITA CINEMA: 09/01/2014
GENERE: Drammatico, Thriller
REGIA: Paolo Virzì
SCENEGGIATURA: Paolo Virzì, Francesco Bruni, Francesco Piccolo
ATTORI: Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Gifuni, Vincent Nemeth, Luigi Lo Cascio, Gigio Alberti, Bebo Storti, Pia Engleberth, Giovanni Anzaldo, Guglielmo Pinelli, Matilde Gioli

Trailer