I soliti idioti, recensione in anteprima

Gianluca (Fabrizio Biggio) è un trentenne piuttosto goffo ed impettito, dotato pèrò di un forte senso morale e di un amore romantico idealizzato all’estremo e proiettato sulla sua fidanzata di sempre e futura sposa Fabiana. Purtroppo per Gianluca al padre Ruggero (Francesco Mandelli), truce imprenditore romano, intrallazzatore e dedito ad ogni vizio conosciuto dalla notte dei tempi, la futura nuora proprio non va giù e così tende un trappolone all’ingenuo Gianluca e mentre lo sta accompagnando in chiesa decide di darsi alla fuga e portare il figlio a Roma, perchè diventi un uomo con gli attributi conquistando la bellissima e ambitissima modella di intimo Smutandissima (Madalina Ghenea).

Nel frattempo Fabio & Fabio (Biggio e Mandelli) coppia gay in crisi si trova alle prese con una gravidanza isterica, gli snobissimi Giampietro e Marialuce (Biggio e Mandelli) devono partecipare al matrimonio di Ruggero, ma vengono ostacolati da una serie di esilaranti contrattempi e infine Sebastiano (Francesco Mandelli) deve spedire uno dei regali per gli sposi, ma anche lui si troverà di fronte ad una serie di impedimenti che avranno le fattezze di una molesta impiegata nullafacente (Fabrizio Biggio) che costringerà il ragazzo ad inforcare il motorino e fare la consegna di persona.

Seconda operazione dopo Boris-Il film concepita per portare su grande schermo personaggi e format tv all’insegna del tormentone, in questo particolare caso protagonista della trasferta una volgarissima e spassosa sketch-comedy in onda su Mtv che vede protagonisti gli eclettici Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio.

Regista e cast tecnico sono i medesimi della serie tv, con il regista Enrico Lando che si trova ad allestire un vero e proprio road-movie alla Tre uomini e una gamba che vede protagonisti principali Ruggero e Gianluca De Ceglie (Mandelli e Biggio) con il primo che sfodera dialoghi che farebbero impallidire anche due re del trash trasteverino come Tomas Milian e Bombolo tanto sono truci, ma proprio come loro riescono a scatenare la risata grassa, quella più bassa, ma anche quella più liberatoria.

Attenzione però perchè pur rispettando il canonico canovaccio nazional-popolare all’insegna del pecoreccio andante, quello che da qualche anno la coppia Boldi e De Sica ci propina al quadrato, l’aria da sfottò andante, il make-up volutamente posticcio e la recitazione ai minimi termini, tutta questa leggerezza all’insegna del cazzeggio tout court funziona e strappa la risata in maniera quasi imbarazzante, anche se bisogna dire che i personaggi di contorno sono piuttosto deboli e rappresentano niiente di più che un mero riempitivo, gli unici che lasciano qualche traccia di sè grazie ai fumettosi numeri musicali sono la coppia gay, che però di fronte al devastante Bruno di Sacha Baron Coen, quello si che è vero politically scorrect,  diventano poco più che simpatiche macchiette.

I Soliti idioti, al contrario del recente Boris-Il film che si rivolgeva ad pubblico ben specifico, potrebbe divertire anche chi non conosce la serie tv, l’importante è rendersi conto dei limiti imposti dal formato, della recitazione spontanea e ben poco raffinata e lasciarsi travolgere dal turpiloquio libero.

Nelle sale a partire dal 4 novembre 2011

Note di produzione: nel cast anche Miriam Leone e Gianmarco Tognazzi, tra i crediti di Francesco Mandelli ruoli in Manuale d’amore, Natale a Miami, Natale a New York e Generazione 1000 euro.