I Puffi, recensione

Esiste un luogo, un luogo che non conosce malinconia e in cui il colore blu è sinonimo di felicità, un luogo abitato da esserini blu alti quasi tre mele che si trova dentro ad una foresta incantata nascosto dietro ad un villaggio medievale. Molti sostengono che questo luogo sia immaginario, che esista solo nei libri o nella fantasia dei bambini, noi ci permettiamo di dissentire…”. Nel villaggio dei Puffi mentre fervono i preparativi per la festa della luna blu, il Grande Puffo scorge attraverso una visione che il più pasticcione dei suoi protetti, il fantozziano Puffo Tontolone è in procinto di creare un disastro di proporzioni apocalittiche che coinvolgerà anche il malvagio mago Gargamella (Hank Azaria) e il suo inseparabile consigliere e braccio destro il gatto Birba.

La realtà supererà ogni più nefasta previsione, Puffo Tontolone in cerca di erbe medicinali fuori dai confini del villaggio sarà sorpreso da Gargamella che lo inseguirà scoprendo l’ubicazione del villaggio dei suoi acerrimi nemici blu, celata sino a quel momento da un incantesimo. All’irruzione del mago e del suo gatto nel villaggio il panico s’impossesserà dei piccoli villici blu che guidati da Grande Puffo si daranno alla macchia, purtroppo sarà ancora Puffo Tontolone a determinare il destino dei suoi compagni visto che porterà a compimento la visione finendo in un vortice magico che lo spedirà insieme a Grande Puffo, Puffetta, Puffo Coraggioso e Brontolone nientemeno che nel bel mezzo di New York, dove braccati da Gargamella i fuggitivi in blu verranno aiutati da Patrick e Grace Winslow (Neil Patrick Harris e Jayma Mays),  una coppia di giovani sposi in dolce attesa.

Premettiamo che siamo partiti un pò prevenuti riguardo ai nuovi Puffi in 3D, non tanto per l’ambientazione newyorchese che già di per sè sulla carta stonava non poco con l’atmosfera fiabesca della serie animata, ma più che altro per il passaggio dal tratto fumettoso dei Puffi originali a quello in alta definizione e next-generation della CGI di ultima generazione.

Dopo la visione però bisogna ammettere che, pur continuando a preferire i Puffi nella loro fumettosa veste originale, il film di Raja Gosnell (Bevely Hills Chihuahua) ci ha piacevolmente sorpresi a partire da una magistrale sequenza iniziale che ci ha mostrato un villaggio dei puffi dal notevole impatto cinematografico oltre che immaginifico e sorprendentemente fedele allo spirtito fabulistico del mini-mondo creato di Peyo. Superato il bucolico impatto iniziale ci ritroviamo in quel di New York come accadeva nel divertente Come d’incanto a contemplare un notevole profilo tecnico con un sapiente mix di CGI e live-action espresso ai massimi livelli di realismo, un 3D funzionale e spesso supportato da dinamiche sequenze concepite ad hoc e un formato family-movie molto sbilanciato verso il pubblico dei più piccini, che però si sforza di non dimenticare gli spettatori più grandicelli.

Non si comprende bene come mai il film in patria sia stato stroncato dai critici, anche se il pubblico sembra aver gradito la formula disneyana adottata dalla Sony, ad oggi il film ha superato abbondantemente i 450 milioni di dollari d’incasso worldwide, anche se non è di certo la prima volta che dissentiamo con i giudizi provenienti d’oltreoceano e non solo, troppo spesso espressi all’insegna del distruttivo.

Detto ciò l’avventura sui grande schermo dei Puffi ha sortito senza dubbio buoni frutti andando oltre le aspettative, nel film ci sono tutti gli elementi tipici della fiaba per bambini con una connotazione moderna tipica di tante recenti avventure targate Disney, funziona adddirittura il Gargamella dell’istrionico Hank Azaria che riesce a fondersi più che bene con un’avventura per famiglie che deve molto a pellicole come Alvin Superstar, prima incursione dei Chipmunks su grande schermo e alle ultime tecnologie che continuano a sorprendere rivelando un realismo in perpetuo divenire.

Note di produzione: nel cast live-action figurano diversi volti noti del piccolo schermo come Neil Patrick Harris (E alla fine arriva mamma), Jayma Mays (Glee) e Sofia Vergara (Modern Family). I Puffi nascono come striscia a fumetti ad opera del belga Pierre Culliford detto Peyo.