Hancock cosa pensa?

Cosa vuol dire essere un supereroe? Domanda dalla risposta non banale. Cosa è un superpotere? Ancora peggio, così rischiamo di brancolare nel buoi fino al prossimo anno. Si rischia di non arrivare a niente nel poco tempo che abbiamo a disposizione.

Cosa vuol dire essere alcolizzati? Altra buona domanda, stavolta con una risposta che trova riscontro ufficiale sui manuali e sui libri di medicina e di salute mentale. So cosa provi, Hancock, li conosco bene gli effetti della dipendenza. So quali sono i criteri per diagnosticarla, certo, ma non so come ci si comporta quando oltretutto si possiedono dei superpoteri.

La domanda sorge spontanea. Sei immortale, sei invulnerabile, perchè buttarsi nell’oblio? La risposta, sempre in forma di domanda, segue immediatamente: e perchè no? Il problema è che la cosa principale, nella vira, è fare qualcosa.

Arrangiarsi, in altre parole. Fare quello che si vuole fare, in barba al destino. Ma non sempre si può fare quello che si vuole. Che discorso è questo? Si nega, in qualche modo, la libertà? Sembra di si. Il destino a volte è una strada a senso unico, che non ci si può rifiutare di seguire.

Lo si deve rispettare come se fosse un dato di fatto, come la nostra statura. Nessuno potrebbe mai pensare di modificarla, e il concetto di rassegnazione – forse sono pessimista, dovrei parlare di accettazione- è implicito in quello di destino.

Non si accetta o rifiuta la propria sorte: più semplicemente, si vive quello che ci succede in modo migliore o peggiore. Accettare implica la possibilità di rifiutare, il che è una mera illusione: questa possibilità semplicemente non esiste.

Ed ecco che arriva Hancock. Anche per lui, l’immortale adolescenza è destinata ad essere messa da parte. E’ un problema di immagine? O è il disagio causato da una responsabilità insopportabile? Beh, diciamo che Spiderman, in un modo o in un altro, se l’è cavata meglio. Più responsabilizzato, più cinematografico.

C’è chi, mentre vola, continua a chiedersi perchè riesce a volare; c’è chi continua in modo critico a chiedersi perchè possiede delle cose che gli altri non hanno. Alla ricerca di una risposta, ci si imbatte a volte nella mancanza totale di spiegazioni, nell’assenza di un motivo, e questo crea ansia e preoccupazione, le persone sono abituate ad avere degli appigli.

Ad ogni modo tocca ed è necessario andare avanti, alla ricerca di ciò che ci rende realmente felici. Il fatto è che non tutto è sempre rose e fiori; non tutto è semplice per tutti, e volenti o nolenti, prima o poi, bisogna cominciare a muoversi.

Il mondo non è così fiscale; si può fare tutto con la dovuta calma. E nessun supereroe è un’isola. Tutti partecipiamo alla nostra e all’altrui salvezza; ed Hancock? Non fa eccezione; aiutiamolo, perchè poisaremo noi a chiedere disperati il suo aiuto.