Fright Night, recensione

In quel di Las Vegas una serie di efferati omicidi sta riempiendo pagine di quotidiani e telegiornali, a questo si aggiungono una serie di misteriose sparizioni su cui si troveranno a ad indagare lo studente Ed Lee (Christopher Mintz-Plasse) e il suo amico d’infanzia Adam con quest’ultimo che ben presto svanirà nel nulla come le altre presunte vittime, costringendo Ed a rivolgersi a Charley Brewster (Anton Yelchin), altro ragazzo con cui è creciuto e che adesso lo snobba cercando di buttarsi alle spalle il suo passato da nerd,  visto che oltre ad essere riuscito a conquistare la ragazza piu ambita della scuola (Imogen Poots) Charley ora è entrato anche nella cerchia degli studenti più popolari.

Ed costringe un riluttante Charley ad accompagnarlo in una ronda notturna all’interno della casa dell’amico scomparso dove gli confesserà che il responsabile delle recenti sparizioni è un vampiro e più precisamente Jerry Dandridge (Colin Farrell), proprio il nuovo vicino di casa di Charley che reagirà in malo modo a quella che sembra un’assurdità, ma ben presto Charley dovrà ricredersi perchè anche l’amico Ed svanirà nel nulla e quando Jerry comincerà cacciare tra i suoi vicini di casa, Charley avrà solo una persona a cui rivolgersi per un aiuto, il mago e massimo esperto di vampiri Peter Vincent (David Tennant).

Dopo il reboot di Conan e l’action-thriller Professione assassino ancora un rifacimento dalla factory hollywoodiana per la nutrita programmazione estiva in via di conclusione, che stavolta ripesca un classico horror-comedy come l’Ammazzavampiri di Tom Holland che nel filone vampire anni ’80 è ormai un titolo di culto insieme al Lost Boys di Joel Schumacher.

Il regista Craig Gillespie (Lars e una ragazza tutta sua) ha dalla sua l’inesperienza nel genere che lo aiuta a rispettare l’originale in maniera più che adeguata con tanto di gradite citazioni, supportato in fase di scrittura da Marti Noxon nota per il suo lavoro di autrice e produttrice per la serie tv Buffy-L’ammazzavampiri che molto deve per stile ed ispirazione al Fright Night di Holland. La Noxon apporta dei piccoli ritocchi qua e la alla storia onde renderla più confortevole ed appetibile a chi cerca brividi light all’insegna dello scanzonato, ma non troppo e ad un pubblico di adolescenti a cui il film è palesente indirizzato con l’utilizzo, caso più unico che raro di un 3D nativo sorprendentemente blando e poco efficace.

E’ proprio la commistione horror/comedy che la coppia Gillespie/Noxon mantiene intatta a non rendere l’operazione Fright Night-Il vampiro della porta accanto del tutto insipida, sempre che non annoveriate L’Ammazzavampiri originale tra i vostri film preferiti, certo manca la vena nostalgica data del memorabile Van Helsing per forza di Roddy McDowall, anche se la vis comica e il carisma di David Tennant salvano capra e cavoli e purtroppo il vampiro in canotta di Farell sembra solo lo scagnozzo del fascinoso Jerry Dandridge di Chris Sarandon, ma trattandosi di un remake che maneggia una pellicola di culto, all’epoca miracolata da elementi che vanno al di la dell’indubbia bravura di cast e regista, diciamo che poteva andare molto peggio, vedi Nightmare tanto per fare un esempio.

Note di produzione: nel cast figurano lo Jerry Dandridge dell’ originale Chris Sarandon che appare in un cameo e la Toni Colette della serie tv United States of Tara.