Film musicali 2009: Scorsese tra Miles Davies e Mick Jagger

Non poteva mancare, per il prossimo anno, un confortevole tappeto di note e di passi di danza su cui rigenerarci dopo lunghe sessioni lavorative. I film musiacli sono da sempre un genere a sè, ed ho visto atteggiamenti estremi adottati nei loro confronti: c’è chi li ama, cè chi li odia. Come al solito mi colloco in una posizione intermedia, impossibile generalizzare, ce ne so9no di fantastici e di invedibili.

Per questo mi chiedo come sarà questa Untitled Miles Davis Biopic, di cui attualmente si sa molto poco. Quel che è certo è che non si trattta di una vita come tutte, e le note del trombettista, bandleadere e compositore jazz faranno da cornice a una storia finita anche troppo presto, nel 1991. Non c’ è alcun bisogno di sottolineare cosa è stato Davies per la musica e cosa quest’ultima è stata per lui. Un solo nome legato alla pellicola:Don Cheadle alla regia e nel cast.

E sempre nel complesso mondo della musica si svolge The Long Play, diretto niente meno che da Martin Scorsese, affiancato dall’icona del rock Mick Jagger. La storia narra dell’avventura di due amici, durata quarant’anni, nel mondo del business della musica, dal R & B delle origini all’oggi dell’ Hip Hop. Sicuramente l’approccio permette di avere uno scorcio a grana larga di un pezzo molto importante di storia della musica.


Parlando di film musicali incuriosisce l’uscita di Move. Film scritto e diretto da Matthew Diamond, distribuito dalla United Artists. Non si sa molto ancora, ma sappiamo chi è Matthew Diamond, e sappiamo che lavora principalmente come regista dividendosi spesso tra cinema e tv. Tra le sue opere di maggior rilievo troviamo Una mamma per amica, Desperate Housewives e Men in Trees. Il titolo potrebbe farci anche pensare a qualcosa di “danzereccio”, ma United Artists non si sbottona, se non per dire che guarda al progetto come un ritorno alle origini, e per origini intendo West Side Story e Fame. Curiosità!

Che ne dite poi di recarvi in massa in Sunset Boulevard? La storia parla di Joe, uno scrittore di sceneggiature disincantato da Hollywood e da tutto quello che rappresenta. Norma è invece un’attrice di film muti, che non riesce ad adattarsi al passaggio ai film con audio. Intrecceranno una relazione dai risvolti psicologici interessanti (per forza, con queste premesse…). Trattasi, in sostanza, di una trasposizione cinematografica della storia romantico tragica tra i due nata originariamente nel musica omonimo in cui Don Black and Christopher Hampton hanno scritto i testi mentre Andrew Lloyd Webber ha scritto la musica.

Passando ad un’altra celebre biografia musicale, ci imbattiamo nell’inevitabile: era solo questione di tempo. Stiamo parlando proprio della biografia dell’immortale Freddie Mercury. Sono circolate molte voci in merito, anche in questo caso i segreti sono ancora tanti. Quello che si può dire è che al nome dell’attore interpretato da Freddie è associato il volto di Johnny Depp, che a dire dello stesso Brian May pare essere perfettamente tagliato per il ruolo. Credo che questo abbia suscitato sentimenti controversi nei fan di Freddie, ma credo anche che c’era da aspettarsi, più prima che poi, una sua biografia. Credo non ci sia bisogno di sperare che tutto quello che riguarda Freddy venga raccontato degnamente.

Passiamo quindi a Liberace, prodotto da Nicolas Cage, scritto da Aaron Seltzer e Jason Friedberg, tanto per confermare ulteriormente che le biopic la fanno da padrone. Lo stesso Nicholas Cage sarà Liberace, il musicista scomparso nel 1987. Questi nacque nel Wisconsin nel 1919 da una famiglia di origini italo-polacche ed era celebre soprattutto per i costumi stravaganti che indossava in scena. Dopo aver iniziato a suonare il piano prestissimo, Liberace intraprese una carriera musicale costellata di successi. La cosa buffa è che gli sceneggiatori sono gli stessi di Scary Movie e di Hot Movie! E con questo? Niente, il film non fa il monaco. O lo fa?

Chiudo ricordando Repo! The Genetic Opera, di cui abbiamo già parlato in queste pagine in merito alla sua ambientazione fantascienza/horror. Un musical rimane tuttavia sempre un musical, benchè si mascheri da horror diretto da Darren Lynn Bousman, basato sull’omonimo spettacolo teatrale di Darren Smith e Terrance Zdunich. Il musicista Yoshiki Hayashi, membro del gruppo X Japan, è produttore del film, nonchè compositore delle musiche principali. Niente male, no?.