Film italiani 2009: quattro titoli su cui puntare

Il momento è giunto, e, credetemi, era inevitabile. Anche il cinema di casa nostra nel 2009 dirà la sua, e nessuno di noi potrà far finta di niente, nessuno potrà ignorare il richiamo del cinema italiano.

La scelta non è vastissima, e questo ci permette di soffermarci con un certo zelo su qualche particolare della cinematografia futura battente bandiera tricolore. Vi anticipo subito che cuore e amore saranno le parole chiave. Poi ci sarà qualcos’altro, poi torneranno cuore e amore, e così via.

Intraprendiamo dunque senza pregiudizi questo tortuoso percorso, ricordandoci che se le aspettative sono quello che sono, in sostanza non potrà che andarci bene; in fin dei conti questo è un principio che può essere applicato un pò ovunque, quindi non vedo sinceamente il motivo di non sfruttarlo in questa sede.


Parliamo subito di Amore 14, commedia sentimentale di tratta dal nuovo omonimo libro di Federico Moccia, che per l’occasione veste anche i panni di regista. La protagonista è Carolina, una ragazza di quattordici anni. Carolina indossa i suoi quattordici anni come un avatar, un modo sintetico per descriversi, un sistema di credenze e un biglietto da visita per il mondo.

Carolina eredita dai racconti della nonna l’entusiasmo per riuscire ad affrontare le difficoltà della vita, quelle normali e quelle un pò più toste, quelle di tutti i giorni e quelle di alcuni giorni e basta. Gli altri intorno a lei si lasciano andare, ma lei no, lei guarda sempre avanti. Chissà come sarà questo film.

Adesso, visto che è estate, spostiamoci su sentimenti consoni e più semplici: avete indovinato, sto proprio parlando di Questo piccolo grande amore
un film di Riccardo Donna. Il film, interpretato da Emanuele Bosi, Mary Petruolo è una commedia molto romantica, la cui storia, e qui non si sbaglia, è ispirata alla canzone di Claudio Baglioni.

Quindi cominciamo ad immaginarci un amore dolcissimo e molto sofferto, magari un pò abbandonato, ma la cui mancanza poi ci uccide. Certo ho compresso in modo quasi poco rispettoso il senso, ma qui è necessario essere concisi. Per dettagli ulteriori si rimanda, al momento, all’ascolto dell’indimenticabile brano.

Abbiamo fortunatamente in ponte un bel film drammatico di Tornatore, intitolato The Lady. Si tratta di un omaggio a San Suu Kyi, che ha preso il Premio Nobel per la Pace e che dal 1988 vive agli arresti domiciliari (dal 2002 in regime di semi-libertà), in quanto oppositrice del regime della Birmania.

Il film si concentra sull’arco di tempo che va dal 1988 ad oggi, e quindi di una parte molto specifica di questa drammatica vicenda. Una delle notizie più interessanti è che Per Tornatore si tratta della prima produzione internazionale, avendo egli ricevuto un finanziamento di 30 milioni di dollari a seguito di un accordo fra produttori americani e giapponesi.

Chiudiamo nel segno del giallo con Dario Argento. Il grande maestro dell’horror, che insegna nel mondo, si butta sul thriller con il suo Giallo, interpretato da Adrien Brody, Emmanuelle Seigner, Lorenzo Pedrotti, Elsa Pataky.

Nella sua nuova opera Dario Argento ci parla di Giallo, un killer efferato dalla psicologia contorta e violenta, torturatore, assassino rancoroso, dal passato costellato di dolori e di sofferenze. Non vedo l’ora di vedere come è stato caratterizzato il personaggio, i serial killer del grande schermo cominciano, inevitabilmente, a diventare ridondanti. Come sempre, speriamo bene. E come direbbe Mulder, voglio crederci.