Fame – Saranno famosi, recensione

fame-saranno-famosi-teaser-poster-italiano-1-123983 []La Grande Mela fa da sfondo alla ricerca del successo di un manipolo di talentuosi ragazzi in cerca di gloria e fama. Tra musica, danza, recitazione e canto si snodano le esperienze. le delusioni e la fatica di accedere ad una delle più importanti e selettive scuole d’arte degli Stati Uniti, la prestigiosa School of Performig Arts di New York.

Denise, Jenny, Malik e Kevin affronteranno le audizioni e un difficile percorso formativo che li vedrà affinare le loro doti, e trasformare il loro percorso artistico in quotidiano, tra la voglia di sfondare e un destino che sembra proporgli altro, ma loro combatterano ciomunque perchè il palcoscenico ce l’hanno nel sangue.

Bisogna dire che ero decisamente prevenuto verso questo remake, Fame, come peraltro Flashdance e A Chorus Line sono ognuno per un motivo diverso capaci di raccontare di che materia sono fatti i sogni e trasmettere un indiscusso amore per l’arte, quindi pronto a sorbirmi una versione edulcorata dell’originale mi sono trovato invece piacevolmente sorpreso dal rispetto che l’esordiente Kevin Tancharoen ha dimostrato per il background a cui si è ispirato, e che deve aver amato molto, visto che la sua occupazione principale è quella di coreografo.

Dopo un nostalgico incipit che in una manciata di inquadrature omaggia le atmosfere suburbane di Flashdance, la febbre da provino di A Chorus line e naturalmente le suggestioni anni’80 del Fame originale, scopriamo che questo teen-musical-drama sfoggia anche dei veri talenti, un plot molto lontano per spessore dal film di Alan Parker, ma non per questo meno intrigante, e una serie di coreografie, il pezzo forte del film, frenetiche e coinvolgenti quanto basta.

Fame-Saranno famosi non sfrutta senza alcun senso un brand storico dell’intrattenimento cine-televisivo, anzi proprio grazie ad una spiccata sensibilità artistica di un regista che deve aver provato sulla sua pelle gioie e delusioni della professione, nonchè dotato di una discreta impronta visiva, il film si dimostra un efficace affresco giovanile sul sogno americano, e in più un dignitoso omaggio ad un classico senza tempo che ancora oggi in molteplici vesti riesce a far sognare le nuove generazioni.