Cogan – Killing Them Softly, recensione del crime con Brad Pitt

Un paio di giovani delinquenti di mezza tacca si mettono al servizio di un terzo criminale più anziano che ha la pessima idea di rapinare alcuni tavoli da poker della malavita locale. Convinti di farla franca i tre invece finiranno nel mirino di Jackie Cogan (Brad Pitt), un sicario professionista assoldato per far piazza pulita degli improvvidi rapinatori e del loro mandante, ma di mezzo ci andrà anche qualcun altro affinchè il messaggio arrivi forte e chiaro.

Il regista neozelandese Andrew Dominik, dopo il crepuscolare western biografico L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, per la sua terza prova su grande schermo torna al crime dopo il suo Chopper del 2000 e a collaborare con Brad Pitt adattando il romanzo Cogan’s Trade dello scrittore George V. Higgins.

Dominik sfoggia una particolare sintonia per il genere e per rafforzare questo suo affresco crime all’ombra della crisi economica punta ad un cast con esperienza nella caratterizzazione di malavitosi, vedi Ray Liotta (Quei bravi ragazzi), James Gandolfini e Vince Curatola entrambi boss nella serie tv cult I Soprano e il Ben Mendelsohn visto nell’australiano Animal Kingdom.

La regia di Dominik alterna brutalità a raffinatezza, il ritmo dello script assume toni tetri e rarefatti, la performance di Pitt risulta adeguata, ma durante la visione si ha l’impressione forte che i due livelli su cui viaggia lo script non siano ben integrati, la parte prettamente criminale funziona, anche se perde consistenza nel delineare i personaggi di contorno tutti piuttosto deboli rispetto al Cogan di Pitt, mentre gli echi della crisi economica che costellano la pellicola sembrano troppo distanti, tanto che il discorso finale di Pitt nel bar appare estemporaneo e fuori fuoco.

Cogan – Killing Them Softly nonostante qualche debolezza a livello narrativo resta comunque un crime girato ed interpretato con innegabile talento e anche se non convince del tutto nel suo mettere a confronto il rapporto simbiotico tra economia reale e microcosmo criminale, l’evoluzione violenta degli eventi  e l’impatto visivo oltremodo fascinoso ne fanno un ottimo rappresentante del genere, alla stregua dei recenti e riusciti Le belve e Killer Joe.

Nelle sale dal 18 ottobre 2012

Film correlati: Killer Joe / Animal Kingdom / Le belve / Quei bravi ragazzi / Scarface / Pulp Fiction / Casinò / In Bruges – La coscienza dell’assassino

Note di produzione:nel cast figurano anche Scoot McNairy, Sam Shepard e il rapper Slaine; il film costato 18 milioni di dollari è stato girato a New Orleans (Louisiana) ha partecipato in concorso al Festival di Cannes 2012.

Ho visto GLI AMICI DI EDDY COYLE in televisione e sono rimasto subito colpito dal realismo dei personaggi, delle situazioni e dei dialoghi. Sono andato a cercare informazioni su George V. Higgins su Internet e ho scoperto che era stato procuratore distrettuale per venti anni a Boston. La cosa mi ha molto interessato...(Andrew Dominik)