Cinepanettoni parte II: ieri, oggi e domani

Lo sapevo: dopo la scorpacciata cinepanettonesca di ieri, non solo nessuno di voi è sazio, ma la voglia, se possibile, è perfino aumentata. Niente di meglio, quindi, che assaggiarne ancora qualcuno, iniziando da dove ci eravamo fermati, alle sogli di questo millenniom fino ad arrivare al presente e alla dolorosa scissione dell’ex monade Boldi/De Sica.

Andiamo con ordine. Le cose sono andate avanti regolarmente, a partire dal punto in cui ci siamo lasciati ieri: dopo Vacanze di Natale 2000 è stata la volta di Merry Christmas, stavolta per la regia di Neri Parenti, che ha curato anche il soggetto.

La location non è più montana, si respirano i tempi moderni: siamo infatti ad Amsterdam, e la situazione è più incresciosa che mai, in particolare quella di Fabio Trivellone (Christian De Sica), personaggio dal nome, come si dice, “parlante”.

Trivellone è decisamente nei guai: il suo lavoro di pilota lo ha spinto a formare due distinte famiglie. Il problema è che i membri di entrambe si trovano nello stesso hotel, e gli uni non devono sapere alcunchè degli altri.

Il signor Enrico Carli (Massimo Boldi) è in una situazione diversa, all’estremo opposto direi: è infatti in compagnia del genero, con il quale non ha alcuna intenzione di andare d’accordo. Immaginatevi gli equivoci che possono nascere, specialmente a partire dalla complessa situazione familiare di Trivellone.

Accanto ai “Batman & Robin” del cinepanettone troviamo Emanuela Folliero, Marco Iannone, Paula Vazquez, Sarah Calogero, Biagio Izzo, Enzo Salvi e niente meno che i Fichi d’India nei panni di una strana coppia di impresari di pompe funebri.

Da quest’anno in poi non ci sono più “salti”: ogni anno il cinepanettone deve uscire, giungendo ad allietare il nostro animo già reso malleabile dal periodo natalizio. Cambia però decisamente l’atmosfera: Natale sul Nilo (2002) si svolge infatti esattamente dove dice il titolo.

Per primo mi trovo costretto, sul filone del Trivellone, a citare il nome del personaggio interpretato da Christian De Sica: sto parlando dell’avvocato Fabio Ciulla, che lo è e lo “fa”. Circondato dalle donne perchè agli occhi di queste irresistibile, l’avvocato è in viaggio per riconciliarsi con la pluritradita ex moglie. La crociera è avvelenata dalla presenza dell’ultima amante con cui Fabio ha tradito la moglie, cosa che crea non poche difficoltà.

Accanto al Ciulla c’è Ombroni (Massimo Boldi), che ha portato la figlia lontano per distrarla dai suoi malsani intenti: diventare letterina e sposare un calciatore. La sfortuna vuole che la nave sia in realtà stracolma di letterine. Da segnalare la presenza, anche qui, dei Fichi d’India, che riusciranno a causare, direttamente e indirettamente, non poco scompiglio.

L’anno dopo tutti in India, guidati dall’ormai consolidato Neri Parenti, con Natale in India. Cast composto dai soliti Boldi e Christian De Sica affiancati dai fedeli Enzo Salvi e Biagio Izzo. La trama? Sempre quella, mascherata con ambientazione indo-misticheggiante.

Si ride alle spalle di un rapper imprigionato in un monastero tibetano (cosa ci fa li?), un tentativo ossessivo di corruzione di un giudice animalista (gli animalisti sono presenti anche nel cinepanettone del 2007) e, per dar vita agli equivoci più divertenti, c’è perfino uno scambio di culle.

Christmas in Love, del 2004, è incentrato massimamente sulle relazioni e sui risvolti curiosi che possono improvvisamente prendere. Qui si parla di due coppie in due situazioni diverse. In un caso una coppia di coniugi litiga, si separa, e ognuno dei due trova un altro partner.

Tempo dopo entrambi sono in vacanza a Gstaad, con i rispettivi nuovi partner. Il problema è che si reinnamorano; decidono però di non far soffrire i nuovi partner e di farli, quindi, innamorare reciprocamente. Boldi invece interpreta un pilota di gt che è deciso a lasciare la moglie per una bellissima siberiana che ha l’eta della figlia.

Avvicinandosi sempre più all’oggi atterriamo a Miami, dove si svolge, appunto, Natale a Miami. Stavolta sono i nosri due protagonisti ad essere stati lasciati. De Sica va quindi a trovare un amico, ed è costretto a subire le avances della figlia di questi.

Boldi invece, anch’egli, appunto, lasciato dalla moglie, accompagna il figlio con due amici a fare una vacanza spassosa. Equivoci e gag a profusione, in compagnia stavolta di Massimo Ghini, Francesco Mandelli, Paolo Ruffini, Giuseppe Sanfelice e Vanessa Hessler.

Prossima tappa: New York! Gli Stati Uniti sono divenuti la destinazione preferenziale per le vacanze di Natale dei nostri eori, almeno per qualche tempo. Stavolta tutto gira attorno alle vicende del povero Filippo Vessato (Fabio De Luigi), di nome e di fatto, in visita a new York e al centro di una serie di equivoci. Il fulcro dei fattacci è mediato dalla presenza dei contratti prematrimoniali.

Questi legano i personaggi, che sono costretti a mille sotterfugi per non essere scoperti e perdere i vantaggi economici duramente “guadagnati” col matrimonio. Il film segna lo scioglimento della coppia Boldi/De Sica, è l’inizio di una nuova era. In questo film De Sica è solo, o meglio, accompagnato da Massimo Ghini e Sabrina Ferilli.

L’anno successivo quindi tutti in crociera, il 14 dicembre 2007, sempre con Neri Parenti. La pellicola Natale in Crociera, girata parte a Roma, parte a Santo Domingo, vede de Sica in compagnia dell’amante (Aida Yespica) e del cognato durante una crociera ai Caraibi, ignari l’uno dell’altra.

Simpatico il rapporto che nasce, parte in modo involontario parte in modo volontario, tra Michelle Hunziker, animalista convinta, e Fabio de Luigi, scapolo irriducibile e orgoglioso.

Arriviamo infine ai giorni nostri, quelli più recenti, quelli addirittura più prossimi. Natale a Rio de Janeiro, in uscita nelle sale il prossimo 16 Dicembre, annovera nel cast nomi come quelli di Michelle Hunziker , Fabio De Luigi , Ludovico Fremont, Emanuele Propizio e Paolo Conticini.

La coppia De Luigi/Hunziker ha funzionato bene l’anno scorso, e ce la ritroviamo pari pari anche quest’anno. L’assenza di Boldi da questi film, devo dire, si sente abbastanza, e il colore delle pellicole è decisamente diverso, ma il nuovo non ci spaventa, anzi, ci intriga, e attendiamo quindi con fiducia il prossimo cinepanettone, un filone che sembra essere destinato a non finire mai.