Cannes 2010: il Ministro Bondi non ci va in dissenso con presentazione Draquila. Tutte le reazioni

Draquila

Il Ministro della cultura Bondi ha annunciato in una nota che non andrà al Festival di Cannes in dissenso con la presentazione di Draquila L’Italia che trema di Sabina Guzzanti, documentario che ritiene offensivo del popolo italiano (fonte Ansa):

Il ministro della cultura ha declinato l’invito a partecipare al festival, esprimendo rincrescimento e sconcerto per la partecipazione di una pellicola di propaganda, che offende la verità e l’intero popolo italiano.

Il timore che la pellicola potesse non rendere onore all’Italia era stato espresso anche da Guido Bertolaso cinque giorni fa:

Credo che l’Italia non farà bella figura. Presto, prestissimo si parlerà di noi e dell’Aquila. Ad un festival del cinema si presenterà una verità che non è la verità, ma appunto una parte di verità. E non faremo, credo, come Italia, una bella figura. In questi 12 mesi l’intero sistema Paese è intervenuto a L’Aquila senza chiedere aiuto all’estero, ha fatto un lavoro straordinario.

In quell’occasione Sabina Guzzanti, che dopo aver ricevuto applausi dai terremotati de L’Aquila a Cannes avrà l’onore del tappeto rosso nonostante non sia in competizione, aveva replicato:

Se Bertolaso dice che la mia è una verità vuol dire che riconosce che di verità ce n’è più di una sulle vicende dell’Aquila. Per Andreotti negli anni Settanta il neorealismo diffondeva un’immagine distorta dell’Italia nel mondo invece Ladri di biciclette ha fatto amare il nostro Paese in tutto il mondo. Non è sputtanando la corruzione che facciamo un male al nostro Paese.

Torniamo a Bondi e vediamo le dichiarazioni degli esponenti politici favorevoli e contrari alla sua decisione:

Sono d’accordo con Bondi, è stata giusta la scelta di non andare. Non ho visto il film, ma dalle anticipazioni non credo che l’Italia ne esca bene. Il ministro avrebbe potuto trovarsi in una situazione imbarazzante. La satira è un conto, ma il terremoto è stato un evento veramente doloroso (Valentina Aprea, Pdl, Presidente della Commissione cultura alla Camera).

Berlusconi e il suo governo mostrano sempre più insofferenza verso la satira e la libertà di espressione critica: è il tipico atteggiamento dei regimi totalitari. Non bastavano gli anatemi di ieri contro la Dandini: oggi addirittura il ministro Bondi vuol creare l’incidente diplomatico decidendo di non andare al Festival di Cannes reo di aver in programma il film della Guzzanti Draquila. Dal satirico al ridicolo il passo e’ proprio breve. (Fabio Giambrone, IDV, Capogruppo in Commissione Cultura e Spettacolo).

Sono più che condivisibili le rimostranze del ministro Sandro Bondi che ha fatto benissimo di decidere di non andare a Cannes in segno di protesta nei confronti del film della Guzzanti. Il dolore delle vittime del terremoto in Abruzzo non può essere oggetto di propaganda e tanto meno può essere strumentalizzato da chi, facendo finta di condurre battaglie sociali, e’ in cerca di notorietà. Sono sotto gli occhi di tutti i risultati dell’azione tempestiva e puntuale portata avanti dal governo per aiutare il popolo abruzzese. Respingiamo con determinazioni le speculazioni dell’opposizione che non guarda ai contenuti ma punta solo a denigrare il “nemico da abbattere”. (Paola Pelino, viceoordinatrice del Pdl a L’Aquila)

La decisione del ministro dei beni culturali, Sandro Bondi di disertare il Festival di Cannes lascia molto perplessi sia per le motivazioni addotte sia per la rilevanza dell’evento culturale dove una grande nazione come l’Italia non può non essere rappresentata ai massimi livelli. (Fabio Granata, capogruppo Pdl in commissione cultura)

E’ una decisione assurda, figlia di una cultura di altri tempi, ideologica, che tradisce un riflesso autoritario ovvero l’idea che ciò che è critico è illecito. Sarebbe come se i presidenti americani avessero criticato i film sulla guerra nel Vietnam o in Iraq. (Walter Veltroni)

Daniele Luchetti regista in concorso a Cannes con La nostra vita ha detto:

Bondi contro Draquila sembra un titolo perfetto per un film di serie B! Da cinquant’anni — ogni volta che c’è un film che racconta le nostre magagne — la politica dice questo: che i panni sporchi non si mostrano in pubblico, che è un brutto spettacolo lavarli davanti agli altri. Io penso, invece, che diamo un bellissimo spettacolo, quello di artisti liberi, di gente che non ha paura di essere criticata oppure ostacolata dal potere, e lo mette in scena. Uno spettacolo di libertà. Ora, se un ministro si vergogna di un artista libero, francamente…

Franco Zeffirelli dice (Corriere della sera):

Non se ne può più di una società che dovrebbe produrre cultura e bellezza e invece dà fiato solo a disaccordi e ai malanimi…Bondi ha ragione a non andare a Cannes

Marco Bellocchio sottolinea che la decisione di Bondi è:

un forfait sconcertante. Se almeno avesse visto la pellicola di Sabina Guzzanti la reazione sarebbe più motivata, più responsabile, invece.. Senza contare che il cinema italiano a Cannes non è solo Draquila. C’è un film in concorso, quello di Lucchetti, ce ne sono altri sparsi in varie sezioni