Bryan Cranston, i 60 anni di Heisenberg

Una vera e propria icona. Il suo nome non è (stranamente) noto a tutti. Ma se si parla di Walter Whit, alias mister Testa rasata, baffi, occhiali da vista e cappello nero, tutti fanno un cenno affermativo e aguzzano la vista.

Bryan Cranston

Reso celebre da Breaking Bad, Bryan Cranston è diventato una star. Per tutti è Walt o Hesinberg, icona che ha spopolato con il disegno stilizzato in bianco e nero che ritrae il suo personaggio: senza dubbio un simbolo inconfondibile, stampato su migliaia di magliette e riprodotto su gadget di ogni forma e utilizzo. Un successo planetario quello della serie creata da Vince Gilligan, che ha portato l’attore a vincere quattro Emmy Awards, un Golden Globe, due Critics’ Choice Television Awards, quattro Satellite Awards e tre Screen Actors Guild Awards, facendo di Cranston un degli attori televisivi più premiati in assoluto.

Un successo ormai consolidato, arrivato tuttavia  tardi, a cinquant’anni, a coronamento di una carriera lunga e faticosa, costruita sulla pazienta e sulla coltivazione maniacale del talento. Non aiutato da un fisico aitante o da una faccia particolarmente memorabile, Cranston ha lavorato sodo per diventare un ottimo interprete, affinando voce ed espressività, partecipando ai progetti più diversi e, parole sue, scegliendo i suoi ruoli sempre secondo passione più che per soldi, anche quando non se la passava bene economicamente.

Dopo tanta televisione, pellicole in cui ha ruoli secondari, ma dirette da grandi registi, e performance teatrali, a 59 anni Bryan Cranston ha ottenuto la sua prima nomination all’Oscar grazie all’interpretazione di Dalton Trumbo, sceneggiatore leggendario di Hollywood, autore di capolavori come Vacanze romane e Spartacus, ostracizzato dal sistema e incarcerato nel 1950, per le sue convinzioni politiche, dalla Commissione per attività anti-americane, che condannò diversi professionisti del settore perché iscritti o simpatizzanti del Partito Comunista, nel film L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo. Il suo Trumbo, scontroso e orgoglioso, geniale e devoto alla scrittura, è stato uno dei rivali più temibili di Hugh Glass, il protagonista di Revenant – Redivivo interpretato da Leonardo DiCaprio, agli 88esimi Academy Awards.