Beastly, recensione

Kyle Kingston (Alex Pettyfer) è un arrogante, vanesio e ricchissimo figlio di papà, senza una figura femminile ad equilibrare un pessima influenza paterna che ha portato Kyle a trattare chiunque non abbia un bell’aspetto come una sorta di reietto da mettere all’indice.

La vita del ragazzo verrà sconvolta dalla maledizione lanciatagli da una vera e propria strega di ultima generazione (Mary-Kate Olsen) che lo condannerà alla bruttezza eterna onde fargli provare la sofferenza che era uso infliggere al prossimo, regalandogli un solo anno per rimediare ai torti inflitti, un anno per trovare il vero amore a cui strappare un sincero Ti amo capace di spezzare l’incantesimo che lo tiene prigioniero del suo stesso corpo.

Kyle si troverà così allontanato dal padre e recluso in una casa con un insegnante privato appositamente scelto non vedente (Neil Patrick Harris) e la domestica che lo ha visto crescere e durante il suo esilio forzato, quasi allo scadere del tempo utile per riavere indietro la sua vita e il suo bell’aspetto, incontrerà la bella Lindy (Vanessa Hudgens), studentessa modello con una famiglia difficile alle spalle e capirà che forse è lei l’ultima possibilità per tornare libero.

Dopo il memorabile cartoon Disney, la serie tv anni ’80 e il surreale Fur con Nicole Kidman, ecco un’altra rivisitazione della celeberrima fiaba de La bella e la Bestia, stavolta in una digressione teen-romance diretta dal Daniel Barnz di Phoebe in Wonderland che per l’occasione si ispira al romanzo Beastly di Alex Finn.

Beastly se visto nell’ottica del pubblico di adolescenti a cui è indirizzato ha senza dubbio un suo perchè, basta guardare la scelta oculata del cast con la teen-idol Vanessa Hudgens, il bel Alex Pettyfer del fantascientifico Sono il numero quattro, il Neal Patrick Harris della sit com How I Met Your Mother, senza dimenticare una delle gemelle Olsen e il Peter Krause del serial Parenthood.

Il problema nasce se non si è un adolescente e non si rientra nel target succitato, il film manca dell’appeal necessario a dare un minimo sindacale di credibilità ai personaggi e alla trama, vedi l’inverosimile e macchiettistico protagonista nella parte pre-maledizione, una sorta di irritante, vanesio e giovane Scrooge troppo caricato nelle intenzioni, per non parlare della dinamica che porta la Bella a finir reclusa nella lussuosa tenuta della bestia risolta in una sequenza di qualche minuto che definire inverosimile e frettolosa è un eufemismo, infine la parte prettamente romance, troppo light, troppo edulcorata senza l’empatia necessaria a sganciarsi dall’appeal di un episodio di qualsiasi recente teen-drama per abbracciare una narrazione più d’ampio respiro con un minimo di valenza cinematografica.

Beastly su può leggere come un’occasione mancata, ma al contempo anche come una perfetta macchina da entertainment under 18, piacerà a chi deve piacere e annoierà chi cerca un minimo di coinvolgimento che vada oltre una love-story pianificata a tavolino, un peccato perchè la Hudgens sta crescendo e siamo certi che Alex Pettyfer troverà prima o poi il film giusto che ne metta in risalto un indubbio talento che va oltre la telegenia, infine sorvoliamo sul messaggio del film che stride pesantemente con la patinatissima messinscena e sullo spreco di un talento comedy come Neil Patrick Harris.

Note di produzione: il film è stato prodotto dalla CBS Films, al film è stata legata anche una linea di merchandise e il rilascio di due videogames, il make-up artist Tony Gardner e la Alterian Inc. hanno creato il trucco prostetico di Pettyfer ed i tatuaggi.