Baciato dalla fortuna, recensione

Che sia stato oppure no baciato dalla fortuna o dalla dea bendata che dir si voglia, la vita del vigile urbano Gaetano (Vincenzo Salemme), napoletano di nascita parmense d’adozione, sta per cambiare radicalmente grazie ad un svolta dettata da un destino più beffardo che mai e piovuta dal cielo sottoforma di una mancata sestina vincente al Supernalotto, in cui finalmente Gaetano sembra riuscito riuscito ad infilare tutti e sei i numeri giocati da sempre in maniera quasi compulsiva 10-20-30-40-50-60. Così l’ipocrita microcosmo di falsi amici, viscidi superiori, bancari petulanti e mogli fedigrafe in cui Gaetano è vissuto sino a quel momento, magicamente si trasformerà nel paese delle meraviglie e delle opportunità visto che tutti, o quasi sono convinti che sia proprio Gaetano ad aver azzeccato la giocata di una vita, ma ci sarà una giovane e determinata psicologa a ricordare a Gaetano che non si vive di soli sogni e soprattutto di opportunità mancate.

Torna al cinema Vincenzo Salemme e come il collega Leonardo Pieraccioni ormai è diventato una consuetudine con una serie di pellicole sin troppo leggere, con una comicità dallo stampo sempre più televisivo, anche se in questo caso con una godibile virata all’insegna del teatrale, figlia delle origini da palcoscenico dell’attore napoletano che stavolta, diretto da Paolo Costella esplora una delle manie di un’Italia media, precaria e sognatrice, sempre in cerca della svolta di una vita che ogni settimana smuove milioni di giocatori/scommettitori incalliti e non.

Baciato dalla fortuna scivola via piuttosto innocuamente, si sorride, ci si può riconoscere più o meno nelle varie personalità messe in scena dalla sceneggiatura con qualche deriva all’insegna del caricaturale, vedi la Betty di Asia Argento e si può far conto su un cast variegato che recita all’insegna del divertito, capeggiato da un Salemme sempre bravo ed istrionico, ma in questi ultimi anni troppo spesso mal supportato da copioni non all’altezza, incapaci di mettere in risalto un’indubbia bravura che solo il teatro e gli esordi su grande schermo hanno saputo sfruttare appieno.

Note di produzzione: nel cast figurano Nicole Grimaudo, Alessandro Gassman, Elena Santarelli, Dario Bandiera e l’immancabile Maurizio Casagrande partner di vecchia data di Salemme. Alla sceneggiatura ha collaborato anche Massimiliano Bruno, regista del campione d’incassi Nessuno mi può giudicare con Paola Cortellesi.