Agente Cody Banks, recensione

La CIA deve fermare una pericolosa organizzazione criminale internazionale capeggiata dal malvagio Dr. Brinkman (Ian McShane) e dal suo braccio destro, lo spietato Francois Molay (Arnold Vosloo). Brinkman ha deciso di sfruttare l’ingenuità di uno scienziato specializzato in nanotecnologia che ha creato dei potentissimi nanobot capaci di distruggere qualsiasi oggetto o struttura.

Se l’idea del Dr. Connors (Martin Donovan) era quella di utilizzare la sua invenzione per salvaguardare l’ambiente, quella del Dr. Brinkman è invece di trasformarla in una potente arma per uso militare, a questo punto la CIA invia un suo agente sotto copertura, che purtroppo viene scoperto ed eliminato prima che possa fornire l’ubicazione di Connors.

L’Agenzia ha però un asso nella manica, Natalie Connors (Hilary Duff), la figlia adolescente dello scienziato potrebbe rivelarsi l’unica possibilità di rintracciarlo, quindi si passa ad un piano che prevede l’utilizzo di una agente adolescente, si perchè la CIA da anni addestra teenager come agenti in location camuffate da innocui campi estivi.

L’agente in questione Cody Banks (Frankie Muniz) avrà il compito di conquistare la bella e popolare Natalie diventando il suo ragazzo, ma c’è un piccolo problema, se da una parte Cody è un perfetto agente addestrato, dall’altra è una vera frana con le ragazze.

Agente Cody Banks diretto dal norvegese Harald Zwart (The Karate Kid: La leggenda continua) è un godibile divertisserment formato teen-action-comedy che omaggia il genere spionistico, saga di 007 in testa. L’idea di base è quella che ha già fatto la fortuna di serial tv come Chuck o del recente remake Agente Smart-Casino totale, naturalmente con una chiave di lettura che attraverso il formato family-movie trovi un minimo di appeal anche in un pubblico più adulto.

Così ci troviamo con una buona via di mezzo tra la fumettosa saga Spy Kids di Robert Rodriguez e il più serioso e molto meno fortunato Stormbreaker, la confezione è di alto profilo, i clichè del genere tra super-gadget e sexy Bond-girl rispettati appieno, il protagonista Frankie Muniz,  star della sit-com Malcolm, è decisamente in parte, insomma siamo di fronte a dell’intrattenimento per famiglie di buon livello e che di certo non annoia.

Note di produzione: il regista Harald Zwart ha diretto il sequel con Steve Martin La pantera rosa 2, la cantante ed attrice Hilary Duff è alla sua seconda prova su grande schermo e al primo ruolo di rilievo dopo la comedy del 2001 Human Nature di Michel Gondry, il film ha fruito nel 2003 di un sequel, Agente Cody Banks 2: Destinazione Londra.